I due leader di CSU e CDU sono entrambi pronti a candidarsi alle elezioni di settembre per la poltrona di cancelliere.
Corsa a due tra i conservatori tedeschi per il dopo Angela Merkel. Markus Söder, leader della CSU, e Armin Laschet, capo della CDU si sono detti entrambi pronti a candidarsi nelle elezioni di settembre per la poltrona di cancelliere.
Il suo posto è in Baviera, ma alla fine non disdegna affatto Berlino. Una prima domanda sul tavolo da mesi ha avuto domenica la risposta: il bavarese Markus Soeder, 54 anni, è effettivamente pronto a candidarsi alla cancelleria in Germania. E dunque sarà duello con il presidente della Cdu e governatore della Vestfalia, il sessantenne Armin Laschet.
Dopo settimane passate a giocare a nascondino, fa un certo effetto per i conservatori, alla disperata ricerca di un successore all'altezza di Angela Merkel, sentirlo dire chiaro e tondo. L'ipotesi di un accordo fra i due è saltata dopo una lunga "amichevole" telefonata e una seduta a porte chiuse del gruppo parlamentare. Adesso la parola passa al presidio della Cdu, che si incontra lunedì fisicamente per confrontarsi sui due profili.
"Abbiamo chiarito la nostra disponibilità alla candidatura alla cancelleria", ha detto Laschet, comparendo alla stampa dopo la seduta a porte chiuse. "Abbiamo constatato che entrambi siamo adeguati e pronti a questo passo. Sulla sua, come sulla mia determinazione, non vi è alcun dubbio. Crediamo entrambi di avere buone ragioni", ha aggiunto il contendente Soeder.
Nell'Unione in crisi nei sondaggi si ostenta armonia: "Il nostro obiettivo, nell'attuale situazione in cui una cancelliera lascia l'incarico, è mantenere la maggiore unità possibile fra Cdu e Csu. Perché c'è molto in gioco. E qualunque sia l'esito, questo possono dirlo certamente per quel che mi riguarda, ci spalleggeremo", ha assicurato Laschet. Per quest'ultimo la partita è in salita. I sondaggi lo danno in grande svantaggio da settimane, e anche molti deputati della Cdu non lo appoggeranno.
"Non ha funzionato, non hanno trovato l'intesa e adesso la palla passa al presidio della Cdu", spiega all'ANSA il deputato Marian Wendt. "Qui Laschet ha un sostegno un po' più ampio, ma se non si dovesse trovare un accordo, la questione verrebbe affrontata nel gruppo parlamentare martedì mattina. E lì è Soeder ad avere più consensi". I cristiano-democratici non avrebbero più troppo da ridire all'idea di cedere la cancelleria: "Decisivo è che l'Unione vinca e che possa decidere il cancelliere", aggiunge Wendt. Lui stesso si schiera con l'ex falco bavarese che fece fuori l'anziano Horst Seehofer: "Il Paese vuole qualcosa di nuovo, non una seconda Merkel. E Soeder rappresenterebbe questa novità". La Germania avrebbe un buon futuro nelle mani di un politico notoriamente rampante e trasformista? "È uno che sa adattarsi alla situazione, e questo è un fattore molto importante". Per Wendt, "è la dote che ha sempre avuto anche Angela Merkel".
In forte calo nei sondaggi, logorati dal malcontento per la pandemia e dai molti scandali venuti fuori negli ultimi mesi, fra affari sulle mascherine e sulle attività lobbistiche dei loro parlamentari, i conservatori tedeschi sono in crisi di consensi (al 27%) e inseguiti dai Verdi (al 23%) temono ormai di finire all'opposizione dopo il 26 settembre. Anche sulla K-Frage devono fare in fretta: Robert Habeck e Annalena Baerbock hanno fatto sapere che comunicheranno la scelta del candidato Verde il 19 aprile.