regno unito

Agente accusato di stupro, nuove ombre su Scotland Yard

Un altro ancora condannato per appartenenza a un gruppo neonazi

Un cartello di protesta a Londra (Keystone)
1 aprile 2021
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Nuove ombre su Scotland Yard, la polizia di Londra, costretta a indagare un proprio uomo sospettato d'aver violentato due colleghe. L'indagine, in fase preliminare e coperta finora dal riserbo, è stata svelata da un'inchiesta condotta dalla Bbc assieme al Bureau of Investigative Journalism britannico; e arriva a poche settimane di distanza dalle polemiche scatenatesi sul corpo di polizia più celebre del Regno in seguito al caso di Sarah Everard: la 33enne rapita e uccisa a inizio marzo mentre rincasava alle nove di sera in un quartiere residenziale per mano di un altro poliziotto, a quanto al momento accertato.

Il nuovo episodio è ancora oggetto di verifiche. Mentre il sospetto non è stato finora incriminato né sospeso dal servizio, stando a quanto riporta la Bbc. Ma le denunce delle due colleghe rimangono nero su bianco come una macchia di vergogna. Tanto più che una delle presunte vittime - protetta dall'anonimato - rinfaccia ora all'istituzione di non aver dato sufficiente peso alla vicenda: i comandi "ci hanno messo da parte e non si sono presi cura di noi", le sue parole.

La difesa della polizia

Scotland Yard, da parte sua, affidata negli ultimi anni per la prima volta nella sua storia proprio alla guida di una donna, Cressida Dick, si è limitata ad assicurare che approfondimenti sono in corso e che "tutte le accuse di abusi vengono prese estremamente sul serio". Gli episodi di molestie, degenerati in stupro, si sarebbero verificati circa otto anni fa, in particolare a margine di una festa privata fra poliziotti fuori servizio innaffiata dagli alcolici, anche se risultano esser stati denunciati più di recente.

Per la Met Police e per la comandante Dick si tratta in ogni modo di una tegola in più nel giorno della condanna di un altro agente, Benjamin Hannam, per violazione della legge sul terrorismo e appartenenza a un gruppuscolo di estrema destra (National Action), bandito da tempo come 'neo nazista' sull'isola. E dopo il freschissimo caso Everard, che ha suscitato orrore e scandalo nel Regno, alimentati pure dalle polemiche innescate dall'intervento sbrigativo con cui gli uomini in uniforme hanno poi sciolto, con la giustificazione delle restrizioni Covid, una successiva veglia di protesta promossa soprattutto da donne.

Mentre per il Paese in generale e la sua classe politica si tratta di un ulteriore campanello d'allarme sul fronte delle violenze di genere, all'indomani del rapporto shock che ha evidenziato l'esistenza d'una sorta di cultura dello stupro persino in numerose scuole britanniche - incluse alcune delle più prestigiose e costose come Eton - testimoniata da migliaia di denunce accumulatesi negli anni: vicenda, quest'ultima, di fronte alla quale il governo Tory di Boris Johnson ha appena annunciato misure ad hoc, compresa la creazione di una linea telefonica d'emergenza destinata a raccogliere riservatamente segnalazioni di abusi di studentesse e ragazze. Poco e tardi, secondo le voci critiche.

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