Estero

Israele: dopo il voto nessuna maggioranza

Nessuna delle due coalizioni può andare al governo, inizia il gioco delle alleanze. Decisivo il ruolo del partito arabo islamista Ra’am

Il leader del Likud Benjamin Netanyahu (Keystone)
25 marzo 2021
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Lo scrutinio definitivo dei voti in Israele non cambia la situazione di stallo politico in cui nessuna coalizione ha la maggioranza per formare il governo. Secondo i dati del Comitato elettorale centrale, il Likud è il primo partito con 30 seggi su 120, a seguire lo sfidante Yair Lapid con 17 seggi. Tuttavia la coalizione che ha sostenuto il premier (Likud, Partiti religiosi, Religiosi sionisti) si ferma a 52 seggi, senza poter formare un governo omogeno di destra. L'insieme dei partiti contrari a Netanyahu (Centro, Sinistra, Destra e Lista Araba Unita) ha 57 seggi. Anche questa coalizione, tuttavia, è senza maggioranza. Gli indipendenti, Yamina di Naftali Bennett e gli arabi islamisti di Ra‘am, hanno rispettivamente 7 e 4 seggi. Anche nel caso Bennett si unisse a Netanyahu, questi si fermerebbe a 59, due seggi in meno dei 61 necessari. Sarà a questo punto decisivo formare un governo con Ra‘am, il partito islamista che si è già detto disponibile a dialogare sia con Netanyahu che con Lapid

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