Estero

USA, 100'000 migranti al confine col Messico, record dal 2006

Le accuse di Trump: "Violato il giuramento di rispettare la nostra Costituzione e attuare le leggi". La Casa Bianca: "Non accettiamo lezioni da lui"

6 marzo 2021
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Boom di migranti al confine col Messico: in febbraio la polizia ne ha arrestati quasi 100'000, il numero più alto in questo mese dal 2'006 negli Stati Uniti. Lo riferiscono alcuni media USA.

Le nuove ondate alla frontiera americana meridionale coincidono con le decisioni di Joe Biden di eliminare alcune delle politiche restrittive del suo predecessore Donald Trump. Gli agenti hanno fermato oltre 4'500 migranti che attraversavano il confine nella sola giornata di mercoledì scorso, un segnale che gli ingressi illegali potrebbero continuare ad aumentare anche in marzo.

La situazione ha provocato uno scontro a distanza tra Donald Trump e Joe Biden. "Il nostro confine è ora totalmente fuori controllo grazie alla disastrosa leadership di Biden", ha accusato il tycoon, denunciando una "incursione di massa" dopo l'annullamento del suo giro di vite.

"Non accettiamo lezioni da lui sulla politica migratoria, che non è stata solo disumana ma anche inefficace negli ultimi quattro anni", ha replicato la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. "Tracceremo la nostra strada e ciò include trattare i bambini con umanità e rispetto", ha aggiunto.

Secondo Trump "il vertiginoso tsunami al confine sta travolgendo le comunità locali, svuotando i bilanci, sovraffollando gli ospedali e rubando posti di lavoro agli americani". L'ex presidente ha accusato il suo successore di aver "violato il giuramento di rispettare la nostra Costituzione e attuare le leggi".

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