Estero

Terrore in Svezia: sette accoltellati in strada, tre gravi

L'autore è un giovane già noto alle forze dell'ordine per reati minori. Mistero per ora sulle motivazioni del gesto, ma non si esclude il terrorismo

Gli accoltellamenti sono avvenuti a Vetlanda, nel sud della Svezia (Foto Keystone)
4 marzo 2021
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La quiete di una piccola cittadina nel sud della Svezia, Vetlanda, è stata infranta bruscamente nel primo pomeriggio di ieri da un ventenne che si è lanciato all'assalto dei passanti, armato di coltello. Ha colpito in cinque punti diversi della città e ha ferito sette persone, tre in modo grave. Alla fine è stato fermato da un agente che gli ha sparato a una gamba.

Ricoverato in ospedale non è in gravi condizioni e la polizia conta di poterlo presto interrogare. Per il momento le indagini sono classificate come tentato omicidio ma ancora non si esclude che possa essersi trattato di un atto terroristico, anche se al momento non trapela nessun dettaglio sulle motivazioni dell'uomo, un residente del posto già noto alle forze dell'ordine per reati minori.

L'allerta è scattata intorno alle 15, dopo alcune segnalazioni di un individuo con "un'arma affilata" che stava assaltando diverse persone nel centro della cittadina di circa 20mila abitanti. In una zona affollata, nei pressi della stazione ferroviaria. L'aggressore, che secondo i media locali aveva un coltello - anche se la polizia non ha confermato di che tipo di arma si trattasse -, è riuscito a colpire 8 volte prima di essere fermato dagli agenti.

Decine di pattuglie hanno raggiunto l'area, che è stata chiusa, per raccogliere prove e testimonianze. La circolazione dei treni per alcune ore è stata sospesa.

Per ora il reato è classificato come tentato omicidio

Restano misteriose le motivazioni che hanno spinto il giovane: inizialmente la polizia ha parlato di un tentato omicidio. Con il passare delle ore ha preso poi corpo l'ipotesi di "crimine di matrice terrorista". Salvo poi in una conferenza stampa serale ribadire che il reato è per ora classificato come tentato omicidio.

In attesa che si chiarisca la dinamica e soprattutto il movente dell'assalto, il primo ministro svedese Stefan Löfven ha condannato questo "atto terribile", esortando tutti a "inviare un pensiero alle persone colpite dalla violenza e agli uomini e alle donne dell'assistenza sanitaria, della polizia e del comune che lavorano per prendersi cura dei feriti e ripristinare la sicurezza". Il governo è in costante contatto con le forze di sicurezza.

In Svezia, i servizi di intelligence considerano alta la minaccia terroristica. Il paese scandinavo è stato preso di mira due volte negli ultimi anni. Nel dicembre 2010, due esplosioni quasi simultanee colpirono il centro di Stoccolma, provocando un morto e due feriti. Si trattò di un attentato suicida, preceduto da minacce di matrice jihadista, in cui si condannava tra le altre cose la presenza militare della Svezia in Afghanistan. Nell'aprile 2017, sempre nella capitale, un richiedente asilo uzbeko respinto e radicalizzato falciò i pedoni con un camion rubato, uccidendo cinque persone. Confessò di aver agito per vendicare la guerra degli occidentali contro l'Isis.

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