Estero

Ecuador, rivolte in tre carceri. Oltre 50 morti

Per il ministro dell'Interno si tratta di ‘un'azione concertata di organizzazioni criminali per generare violenza nelle prigioni’

(Foto Keystone)
23 febbraio 2021
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Più di 50 prigionieri sono morti come conseguenza di rivolte esplose in tre carceri dell'Ecuador. Lo conferma la polizia del Paese. 

Secondo quanto riferito dal sito del quotidiano ‘El Comercio’, le vittime riguardano incidenti registrati nei centri penitenziari di Guayaquil, El Turi e Cotopaxi. La polizia ha sottolineato che "si sta gestendo il controllo" delle carceri. Gli agenti stanno portando avanti operazioni per riportare la normalità, mentre i militari sorvegliano gli spazi esterni delle strutture.

 

Il ministro dell'Interno ecuadoriano, Patricio Pazmiño, ha dichiarato ai media che si tratta di "un'azione concertata di organizzazioni criminali per generare violenza nelle carceri".

Oltre alle vittime fatali, i media parlano anche di una ventina di feriti e di una quarta rivolta nel carcere di Lacatunga, con un altro bilancio imprecisato di vittime.

Da parte sua, riferisce il portale di notizie Primicias, il presidente della Repubblica, Lenín Moreno, ha menzionato "una lotta di mafie organizzate" e ha raccomandato "un uso progressivo e prudente della forza da parte della polizia per garantire la sicurezza dei detenuti".

Il capo dello Stato ha definito "strano" l'accaduto e ha assicurato che nell'ottobre 2019 sostenitori dell'allora presidente Rafael Correa "assoldarono dei criminali che erano in libertà per provocare disordini e contrastare le legittime aspirazioni delle popolazioni indigene che protestavano. Non mi sorprenderebbe – ha concluso – se anche oggi si trattasse di una loro manovra".

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