Vince Muscat, il pentito detto "Il-Kohhu", è uno dei tre imputati per l'omicidio della giornalista maltese Daphne Galizia Caruana, uccisa nel 2017 da una bomba
Uno dei tre uomini accusati di essere i sicari dell'omicidio della giornalista maltese Daphne Galizia Caruana, nel 2017, si è dichiarato colpevole ed è stato condannato a 15 anni di detenzione. Lo riportano i media maltesi mentre è l'udienza è ancora in corso nel Tribunale della Valletta.
Oggi in tribunale Vince Muscat il pentito detto "Il-Kohhu", per la prima volta dall'inizio del processo, si è dissociato dai complici e si è dichiarato colpevole.
Le sue ultime dichiarazioni hanno anche permesso l'arresto di tre persone sospettate di aver fornito la bomba che ha ucciso la giornalista - riportano i media maltesi.
Vince Muscat era stato arrestato già a dicembre 2017 assieme ai fratelli Alfred e George Degiorgio. Dalla primavera 2019 ha iniziato a collaborare, contribuendo ad individuare l'intermediario di morte, il taxista Melvin Theuma che ha ottenuto un condono tombale in cambio delle prove che hanno portato all'arresto e all'incriminazione del tycoon Yorgen Fenech come mandante dell'assassinio.
I tre arrestati di oggi erano tra le 10 persone che vennero fermate a dicembre 2017 nei raid che portarono alla cattura dei tre sicari, ma vennero rilasciati pochi giorni dopo.
Prima di emettere la sentenza, la giudice Edwina Grima ha chiesto a Muscat se intendesse ripensare la dichiarazione di colpevolezza. L'uomo, che ha cominciato a collaborare con la giustizia nella primavera 2019, ha confermato: "Non ce n'è bisogno".