Estero

La variante inglese avanza e l’Italia blinda le Regioni

Contagi in aumento: da gialle diventano arancioni Liguria, Toscana e Abruzzo, nonché la provincia di Trento

Strade controllate da polizia ed esercito
12 febbraio 2021
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Con le varianti del virus sempre più diffuse in tutto il paese, in Italia il divieto di spostamento tra le regioni viene prorogato dal 16 fino al 25 febbraio, mentre dopo Umbria e provincia di Bolzano altre tre regioni (Liguria, Toscana e Abruzzo) e la provincia di Trento da domenica passano da gialle ad arancione avendo un Rt superiore a uno sebbene nel limite inferiore. Si tratta degli ultimi atti formali del governo Conte bis; sarà d'ora in avanti Mario Draghi a decidere quale sia la linea da adottare per contrastare la nuova avanzata del Covid. Fino al 25 febbraio sull'intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrate e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, fatti salvi gli spostamenti per comprovate esigenze di lavoro, situazioni di necessità o motivi di salute. Idem per chi dal Ticino intende recarsi in Italia. 

Un contagio su cinque

Proprio la variante inglese, con un grado di diffusione assai elevato, sta circolando in modo sostenuto nella Penisola, al punto che in poco più di un mese potrebbe diventare la forma più diffusa del Covid in Italia: stando all'indagine rapida condotta dall'Istituto superiore di sanità (Iss) e dal Ministero della salute con i laboratori regionali, emerge che, sul totale dei casi positivi il 17,8% si devono a questa variante. Una percentuale confrontabile al 20-25% della Francia e al 30% della Germania. Vale a dire che, fra i casi positivi in Italia, quasi uno su cinque risulta positivo alla variante inglese. Quest'ultima è una delle tre in circolazione nella Penisola, con la brasiliana e la sudafricana, ma al momento sembra decisamente prevalere sulle altre. L'epidemia è entrata così in una fase nuova e molto delicata, nella quale è essenziale tenere alta la guardia. La "maggiore trasmissibilità rispetto al virus originale" della variante inglese e la probabilità che diventi prevalente in Italia, impone la necessità di un monitoraggio costante, ha detto il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro.

 

Da domenica bar e ristoranti chiusi a pranzo

Il governo uscente ha scelto quindi la linea del decreto ponte, evitando di far scadere un divieto ritenuto dai tecnici fondamentale per evitare il diffondersi dei contagi e la circolazione delle varianti, e allo stesso tempo prorogando lo stop agli spostamenti per una decina di giorni, lasciando al nuovo esecutivo la scelta se proseguire poi fino al 5 marzo. Nelle zone arancione da domenica 14 febbraio saranno chiusi bar e ristoranti anche a pranzo (resta consentito solo l'asporto fino alle 18 e la consegna a domicilio), non si potrà uscire dal proprio Comune di residenza e non potranno neanche riaprire gli impianti da sci, laddove era previsto.

Male l'Alto Adige, bene la Sicilia

In Umbria sono rosse l'intera provincia di Perugia e sei Comuni in provincia di Terni, mentre in Alto Adige il presidente Arno Kompatscher ha firmato una nuova ordinanza in vigore fino al 28 febbraio: chiusi i negozi, stop anche alla vendita d'asporto per i bar, obbligo di mascherine Ffp2 sui mezzi pubblici, attività motoria e sportiva consentite solo in prossimità della propria abitazione. «La situazione è molto seria – dice Kompatscher – continuiamo a registrare un elevato numero d'infezioni a livello provinciale». Non cambia colore invece la Campania, ma Vincenzo De Luca avverte: «Abbiamo di nuovo le corsie degli ospedali quasi ingolfate, se i contagi continueranno ad aumentare la Campania passerà in arancione». Torna in giallo invece la Sicilia, che dopo quasi un mese di restrizioni ha l'Rt più basso d'Italia (0,66) e un rischio basso.

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