Estero

L'Oms teme le varianti del Covid: ‘Vaccinate più in fretta’

Kluge lancia un appello ai Paesi ricchi: ‘condividete i vaccini con quelli più poveri’

(Keystone)
5 febbraio 2021
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Copenaghen – «L'Europa si deve unire per accelerare la sua campagna di vaccinazione contro il Covid–19, questo con l'appoggio di tutti i laboratori», ha affermato oggi Hans Kluge, il direttore dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in Europa, che si è detto inquieto riguardo al rischio posto dalle varianti sull'efficacia dei vaccini.

«Ci dobbiamo preparare ad altre mutazioni problematiche del virus, soprattutto rinforzando ulteriormente il sequenziamento», ha affermato Kluge, durante un'intervista con l'agenzia di stampa Afp.

Nell'Unione europea, il tasso della popolazione che ha già ricevuto la prima dose di vaccino raggiunge appena il 2,5 percento. L'annuncio, da parte di vari laboratori, di un aumento delle consegne, ha rilanciato le speranze riguardo a un'accelerazione.

«Ci dobbiamo unire per accelerare la vaccinazione», ha detto Kluge. «Le imprese farmaceutiche solitamente concorrenti devono coniugare gli sforzi per aumentare drasticamente le capacità di produzione. È di questo che abbiamo bisogno», ha insistito il responsabile, con base a Copenaghen. 

I vaccini anti–Covid sul mercato da dicembre resteranno efficaci contro le nuove varianti? «È una grande domanda. Sono preoccupato», ha riconosciuto Kluge. «Questo ci ricorda che il virus ha ancora la peggio sull'essere umano. Ma non si tratta di un nuovo virus, bensì di un'evoluzione di un virus che cerca di adattarsi al suo ospite, l'essere umano», ha ricordato.

Appello alla solidarietà

Mentre la situazione sembra oggi più difficile che al momento dell'arrivo dei primi vaccini, il responsabile dell'Oms Europa ha richiamato a restare ottimisti. «Onestamente penso che il tunnel sia un po' più lungo di come lo immaginavamo in dicembre, ma questo resterà comunque un anno più gestibile che quello passato», ha affermato.

Kluge ha reiterato gli appelli alla solidarietà nei confronti dei Paesi che non possono rifornirsi di vaccino. Ha suggerito dunque ai Paesi ricchi di accelerare la condivisione delle proprie dosi con quelli più poveri. Questo dopo aver raggiunto un certo livello di vaccinazione. Momento che Kluge identifica a partire dalla vaccinazione del 20% della propria popolazione.

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