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Italia, Mattarella manda Fico in esplorazione

Il Presidente della Repubblica gli affida l’incarico di ‘verificare la maggioranza attuale’. Il pentastellato dovrà riferire entro martedì.

Entro quattro giorni attese le prime risposte
29 gennaio 2021
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Roma – Il Capo dello Stato si affida all’esploratore Roberto Fico. Il presidente della Camera dovrà verificare la possibilità di rimettere insieme i pezzi del puzzle della crisi, vale a dire la «piena realizzabilità» di tornare ad una maggioranza Partito democratico (Pd), Liberi e Uguali (LeU), Movimento 5 Stelle (M5s) e Italia dei valori (Iv). E dare vita così a un governo Conte ter.

Il terzo giorno delle consultazioni al Colle ha visto i pentastellati aprire ufficialmente a Matteo Renzi, anche se una parte del Movimento non ci sta e arriva a evocare la scissione. Il centrodestra si è mostrato unito e ha chiesto di tornare alle urne, pur lasciando intendere in subordine la possibilità di un piano B.

La terza carica dello Stato dovrà riferire a Mattarella entro martedì, ha spiegato il Quirinale. Fico ha ringraziato il presidente della Repubblica «per la fiducia», ricordando come si tratti di un momento da affrontare «con la massima responsabilità».

La strada di un mandato esplorativo era quella richiesta da Renzi, che infatti a sera ha twittato definendola “una scelta saggia”, mentre Luigi Di Maio si è detto certo che si tratti di una via capace di favorire «il dialogo». Il Pd ha ribadito il sostegno a un nuovo governo Conte, ancorato a una “solida base politica e numerica, fondata sulla convergenza delle forze europeiste in Parlamento”.

‘Adeguato sostegno parlamentare’

Sanitaria, sociale ed economica: sono tre le emergenze che attanagliano l’Italia e per Sergio Mattarella solo un governo nel pieno dei poteri e con «un adeguato sostegno parlamentare» può vincere una sfida così impegnativa. Occorrono «provvedimenti immediati» e si impone la necessità di utilizzare gli oltre 200 miliardi del Recovery Fund con «rapidità e efficacia», ha dichiarato il Capo dello Stato.

Per trentadue ore, come sottolineato dallo stesso presidente della Repubblica, ha annotato le posizioni e le richieste dei partiti e ciò che è emerso è «la prospettiva di una maggioranza politica composta a partire dai gruppi che sostenevano il governo precedente. Questa possibilità – ha spiegato Mattarella – va doverosamente verificata».

Fare da paciere

A Fico viene dunque chiesto di sciogliere la distanza politica tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi. Oltre che di ricucire la faglia tra i parlamentari del Movimento 5 stelle. Un duplice, difficile, incarico lo attende. Se fallirà, per il ‘veto’ di Renzi sul nome di Conte, si aprirà una fase nuova gestita dal presidente Sergio Mattarella. E l’orizzonte del voto non è escluso.

Le elezioni sarebbero uno scenario non sgradito al premier, se sfumasse un incarico ‘ter’. Su questa linea sono schierati anche i Cinque stelle anti-renziani e ultra-contiani vicini ad Alessandro Di Battista. Ma sulle elezioni rischiano di spaccarsi i Dem e anche le truppe parlamentari del Movimento 5 Stelle.

Opzione governo tecnico in prospettiva

Ecco perché, tra i ‘pontieri’ più vicini al presidente del Consiglio che fino all’ultimo confidavano in un reincarico, c’è chi adesso teme la postilla scritta in calce alla dichiarazione congiunta del centrodestra, che apre uno spiraglio a un governo di larghe intese. È proprio su quella postilla che fa leva Renzi per sostenere – ancora ieri – che l’unica alternativa a un governo politico con una maggioranza di centrosinistra che includa Iv è un governo tecnico, con premier alla Mario Draghi.

In realtà un tecnico potrebbe essere chiamato da Mattarella anche a guidare un governo elettorale. E fonti parlamentari non a caso ricordano che quando nel 2018 il capo dello Stato diede l’incarico a Carlo Cottarelli, scattò la molla anti-urne e la corsa all’alleanza M5s-Lega. Fico resterà dunque nell’alveo di un tentativo di ricomporre la maggioranza per un Conte ter. Ma il timore dei Cinque stelle è che il leader di Iv, cui hanno aperto non senza tormenti, adesso sparigli. E che proponga lo stesso Fico o un altro pentastellato come possibile premier di un nuovo governo insieme.

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