Estero

Venezia, dalle mareggiate i mattoni del Campanile S. Marco

Per la tipologia, le forme irregolari, il colore, si suppone siano i resti della struttura crollata nel 1902.

Riaffiora la storia (Keystone)
7 gennaio 2021
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Le forti mareggiate dei giorni scorsi hanno fatto emergere un gran numero di mattoni di antica fattezza al Lido di Venezia: il sospetto è che possa trattarsi di ciò che resta del Campanile di San Marco crollato nel 1902. A lanciare l'ipotesi è l'Associazione Lido Oro Benon.

La parte più consistente dei mattoni emersi (il maggiore quantitativo di resti, pari a molte centinaia, si troverebbe invece a tre miglia al largo dal Lido) - sostiene il presidente Vittorio Baroni - è affiorata davanti all'ex Ospedale al Mare, area oggetto di un importante piano di recupero e riqualificazione.

"Abbiamo già iniziato a svolgere alcuni studi storici - spiega Baroni, curatore della ricerca - le forme irregolari, la diversità dei colori e le rotondità dovute all'usura del tempo portano a dedurre che potrebbero essere materiali del campanile di San Marco crollato il 14 luglio 1902".

Il comitato Lido Oro Benon propone ora che il campanile di San Marco sia inserito tra gli argomenti culturali da valorizzare in occasione della ricorrenza 'Venezia 1600'. "Le antiche memorie romane e bizantine rintracciate tra le macerie del campanile e il clamore mondiale che fece il suo crollo - suggerisce Baroni - meriterebbero un focus per l'anniversario della fondazione di Venezia".

Nel corso degli anni molti dei mattoni sono diventati delle vere e proprie opere d'arte. Tra i pionieri del recupero di questi resti vi è l'artista Giorgio Bortoli: sue molte opere realizzate con i mattoni del campanile crollato mescolati al vetro, tra le quali una finita nelle mani di Woody Allen.

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