Estero

Croazia, nuove scosse di terremoto all'alba

Migliaia di persone per paura di nuovi crolli hanno trascorso la notte nelle auto o nelle strade riscaldandosi con falò

Continuano le ricerche di possibili superstiti o altre vittime (Foto Keystone)
30 dicembre 2020
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In Croazia per tutta la notte si è continuato a scavare tra le macerie di Petrinja, Sisak e delle altre località colpite dal violento terremoto di ieri alla ricerca di possibili superstiti o altre eventuali vittime. Il bilancio del sisma di magnitudo 6.4 è ancora fermo ad almeno sette morti e decine di feriti, molti dei quali in condizioni gravi.

Nelle prime ore di stamane, come riferiscono i media regionali, altre tre scosse di magnitudo 4.9, 4.8 e 4.7 si sono registrate nella regione di Sisak e Petrinja, una cinquantina di km a sud della capitale Zagabria, devastata dal terremoto. Finora non sono giunte notizie di ulteriori danni importanti o nuove vittime.

Migliaia di persone terrorizzate per paura di nuovi crolli hanno trascorso la notte nelle auto o nelle strade riscaldandosi con falò e riparandosi dal freddo con coperte e indumenti caldi. Petrinja, la località più duramente colpita, è semidistrutta, ma danni notevoli hanno subito anche Sisak, capoluogo della regione interessata dal sisma, Glina, Majske Poljane.

Nella stessa Zagabria – già scossa lo scorso marzo da un forte terremoto di magnitudo 5.5 – si sono registrati nuovi danni a case e a edifici pubblici. Danneggiate in particolare le sedi del governo e del parlamento che ieri sono state velocemente evacuate. Nelle zone colpite continuano ad affluire squadre di soccorritori e della Protezione civile da tutto il Paese; l'Esercito ha mobilitato 300 militari.

Nella tarda serata di ieri il premier croato Andrej Plenkovic ha annunciato un primo stanziamento di aiuti pari a 16 milioni di euro. Aiuti sono stati promessi dall'Unione europea, e nelle prossime ore è atteso nel Paese balcanico Janez Lenarcic, commissario Ue per la gestione delle crisi.

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