Stati Uniti

Nashville, forse paranoia da 5G dietro l'attentato suicida

Anthony Quinn Warner, l'attentatore, riteneva il 5G causa della morte del padre dipendente di una compagnia telefonica. Aveva già attaccato una centralina

(Keystone)
28 dicembre 2020
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L'attentatore suicida che ha fatto tremare Nashville nel giorno di Natale è stato identificato. È Anthony Quinn Warner, il proprietario del camper-bomba esploso nel centro città. Il dna dei resti umani rinvenuti vicino al luogo della detonazione ha consentito l'identificazione del 63enne. Resta invece avvolto nel mistero il movente.

Le indagini proseguono a tappeto per cercare di spiegare cosa abbia spinto Warner al gesto folle. Il suo passato è al setaccio, così come le teorie cospirazioniste in cui credeva fermamente e di cui era un appassionato. Fra queste quella sul 5G che spia e uccide. E proprio la sua paranoia sulle telecomunicazioni potrebbe essere uno dei motivi della sua azione. Il padre di Warner è morto di demenza nel 2011 dopo aver trascorso la sua intera carriera lavorando a BellSouth, ex divisione di At&t riacquistata dal gigante delle tlc nel 2006. Warner era ossessionato dalla scomparsa del padre, di cui da tempo scaricava la responsabilità sul 5G che riteneva la "causa di tutti i decessi nell'area".

Secondo indiscrezioni, voleva essere salutato e ricordato come un "eroe" per l'attacco nei pressi della centralina At&t, che al momento funziona ancora solo parzialmente creando non pochi problemi alle comunicazioni in Tennessee e negli stati limitrofi di Kentucky e Alabama. Gli investigatori lavorano senza sosta per rinvenire le tracce e la presenza online di Warner e hanno prelevato i suoi dispositivi elettronici nella speranza di far luce sull'accaduto.

Emergono intanto alcuni dettagli sulla vita privata dell'attentatore suicida. La madre di Warner, Betty Lane, lo definisce una brava persona. Ma fra i due i rapporti non sono stati sempre dei migliori. Dopo la morte del fratello minore Steven, Warner e la madre hanno avuto una dura disputa legale sulla casa in cui l'uomo abitava. Betty Lane era infatti convinta che l'abitazione dovesse per diritto essere assegnata a lei e non al figlio Anthony.

Warner però intestò la casa a una 29enne misteriosa di Los Angeles, Michelle Swing. Una donna, la cui famiglia abita a Knoxville e che ha studiato marketing all'università del Tennessee, su cui ora si concentra l'attenzione degli investigatori. La disputa fra madre e figlio si è risolta lo scorso novembre, quando Swing ha restituito l'abitazione a Lane. Mentre l'inchiesta prosegue, le autorità hanno intanto fermato un'altra persona: ascoltava un audio simile a quello che proveniva dal camper-bomba poco prima dell'esplosione. Al momento non sembra comunque esserci alcun legame con l'attentatore-suicida.

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