Estero

'Facebook faccia di più per proteggere le minoranze dall'odio'

L'appello del rappresentante Onu al Consiglio di sorveglianza del social network: 'L'odio virtuale causa danni reali'

Foto Keystone
26 dicembre 2020
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"L'incapacità di Facebook di proteggere le minoranze dai discorsi di incitamento all'odio è preoccupante". Lo ha dichiarato il Rappresentante speciale delle Nazioni Unite per le questioni relative alle minoranze, Fernard de Varennes, rivolgendo un appello al Consiglio di sorveglianza di Facebook perché tenga conto dei diritti delle minoranze etniche, religiose e linguistiche e vigili sui discorsi di odio inseriti sulla piattaforma.

Questo che sta per concludersi è stato un anno cruciale in quanto a discorsi di odio in rete e de Varennes sottolinea come "l'incitamento all'odio online contro le minoranze spesso causi gravi danni nel mondo reale e può persino portare alla pulizia etnica e al genocidio". "La prevenzione di questo fenomeno - ha aggiunto - è una delle maggiori sfide per la dignità umana e la vita di oggi".

Il Consiglio? 'Iniziativa innovativa e ambiziosa'

Varennes ha, dunque, salutato con favore l'istituzione del Consiglio di sorveglianza di Facebook, composto da esperti in materia di diritti umani, "un'iniziativa innovativa e ambiziosa - ha detto - per regolamentare l'espressione online, in particolare l'incitamento all'odio, ed essenziale per un'efficace protezione delle minoranze vulnerabili in tutto il mondo".

Il rappresentante dell'Onu ha inoltre espresso soddisfazione per la recente notizia che il Consiglio di sorveglianza ha accettato i primi sei ricorsi per la rimozione di contenuti su Facebook. A questo proposito, il Consiglio di vigilanza di Facebook dovrebbe, a parere dell'esperto, prendere in considerazione l'articolo 27 del Patto internazionale sui diritti civili e politici e la Dichiarazione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1992 sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali o etniche, religiose e linguistiche.