Estero

Johnson: 'Ok a vaccino ma la battaglia non è vinta'

L'Agenzia europea per i medicinali: la nostra procedura per l'approvazione è più lunga perché si basa su più prove

Doc Bojo (Keystone)
2 dicembre 2020
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Il via libera delle autorità di controllo britanniche al vaccino anti Covid tedesco-americamo di Pfizer/Biontech è "indiscutibilmente una notizia molto, molto buona", ma "non è la fine della nostra battaglia nazionale" contro la pandemia.

Lo ha affermato oggi il primo ministro Boris Johnson nel tradizionale Question Time del mercoledì di fronte alla Camera dei Comuni, ammonendo che occorreranno mesi per distribuire questo vaccino e gli altri che seguiranno e che nel frattempo resta "importante" rispettare le restrizioni, "bilanciate, ma dure", entrate in vigore oggi in Inghilterra secondo un sistema di allerte territoriali rafforzate dopo 4 settimane di lockdown nazionale bis; e proseguire nella campagna di "test di massa" avviata nel Regno Unito per cercare di tenere sotto controllo i nuovi contagi.

Sollecitato dal leader dell'opposizione laburista Keir Starmer a dare indicazioni su tempi e garanzie della distribuzione del vaccino Pfizer alla prima categoria prevista dall'ordine delle priorità (gli anziani delle case di riposo e il personale che li assiste), Johnson ha precisato che le 800'000 dosi in arrivo nel week-end consentiranno una precauzione locale, confermando che "alcuni altri milioni" dovrebbero arrivare "entro fine anno" - sui 40 milioni prenotate dal Paese - e che si cercherà di fare "il più in fretta possibile", sebbene compatibilmente con i limiti legati alla conservazione di questo "specifico tipo di vaccino" che va custodito a 70 gradi sottozero.

Ha quindi evidenziato l'importanza che anche altri vaccini arrivino al traguardo, evocando in particolare l'auspicio di un via libera imminente dei regolatori del Regno anche per il vaccino britannico di Oxford/Astrazeneca: un prototipo di concezione più semplice, meno costoso e in grado di conservarsi facilmente a temperature fra i 2 e gli 8 gradi sopra lo zero.

Procedura europea di approvazione 'più lunga e più appropriata'

L'Agenzia europea per i medicinali (EMA), incaricata di approvare i vaccini Covid-19 per l'Unione Europea, ha affermato che la sua procedura di approvazione più lunga è più appropriata in quanto si basa su più prove e richiedeva più controlli rispetto all'emergenza procedura scelta dalla Gran Bretagna. Lo si apprende dall'Agenzia stampa Reuters.

La Gran Bretagna è il primo paese occidentale ad approvare un vaccino Covid-19 e la decisione è stata presa nell'ambito di un processo di approvazione di emergenza e ultraveloce. L'EMA ha dichiarato invece che deciderà entro il 29 dicembre se concedere un'autorizzazione all'immissione in commercio condizionata per il vaccino Pfizer- Biontech.

Alla domanda sull'approvazione britannica del vaccino Pfizer, riporta Reuters, l'agenzia regolatoria ha dichiarato: "L'EMA ritiene che l'autorizzazione all'immissione in commercio condizionata sia il meccanismo di regolamentazione più appropriato per l'uso nell'attuale emergenza pandemica".

In Russia vaccinazione di massa da settimana prossima

Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato di cominciare la vaccinazione di massa contro il Covid-19 in Russia alla fine della settimana prossima. "Cominciate", ha detto Putin alla vice premier Tatiana Golikova. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Ria Novosti.

Le parole di Putin arrivano qualche ora dopo che le autorità britanniche hanno approvato l'uso del vaccino anti-coronavirus della Pfizer-BioNTech che sarà disponibile nel Paese proprio a partire dalla prossima settimana.

"Organizziamo il processo in modo che la vaccinazione su larga scala inizi alla fine della settimana prossima", ha detto Putin a Golikova.

Secondo il presidente russo, due milioni di dosi del vaccino sperimentale russo Sputnik V sono già state prodotte o lo saranno nei prossimi giorni e ciò dovrebbe permettere a medici e insegnanti di ricevere le due iniezioni del vaccino necessarie.

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