Estero

Amnesty denuncia un massacro nella regione dei Tigrè

Centinaia di persone sarebbero state uccise nella notte del 9 novembre, afferma l’organizzazione di difesa dei diritti dell’uomo.

(Keystone)
12 novembre 2020
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Addis Abeba – Amnesty International ha denunciato oggi il "massacro" di civili uccisi nello Stato regionale dei Tigrè durante la guerra in atto tra esecutivo centrale e il partito di governo locale, Fronte di liberazione del popolo dei Tigrè (Tplf).

"Amnesty International può confermare oggi... che presumibilmente centinaia di persone sono state accoltellate o colpite a morte nella città di Mai-Kadra, nel sud-ovest della regione dei Tigrè, nella notte del 9 novembre", dice il rapporto dell'associazione per la difesa dei diritti umani.

Intanto prosegue la fuga in Sudan di migliaia di sfollati dalle violenze nel nord del Paese. Il 4 novembre il primo ministro dell'Etiopia, Abiy Ahmed, ha avviato un'operazione militare contro i leader tigrini dopo mesi di tensione tra governo federale e regionale. L'Onu negozia con entrambe le parti in guerra per consentire l'apertura di corridoi umanitari.

Oggi premier etiope Abiy Ahmed ha annunciato che l'esercito ha preso il controllo e 'liberato' la parte occidentale del Tigrè. "La regione occidentale dei Tigrè è libera", ha scritto stamattina il premier in un lungo post sul proprio account Facebook. "L'esercito sta prestando aiuti e servizi. Nelle aree liberate, dando da mangiare al popolo, prendendosi cura di lui", ha aggiunto.


 
 

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