Estero

Trump sbraita ma non gli crede (quasi) nessuno

Continuano le accuse di brogli da parte del presidente in carica, che considera iegali solo i voti a suo favore

6 novembre 2020
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«Se si contano i voti legali, sto vincendo io facilmente», ha detto il presidente Donald Trump in una dichiarazione dalla Casa Bianca. Trump ha denunciato brogli e tentativi di «rubare» le elezioni.

«La controversia legale sulle elezioni finirà alla Corte suprema», ha ribadito il presidente.

La rete televisiva Nbc ha interrotto la diretta della conferenza stampa dalla Casa Bianca per correggere le affermazioni di Trump. «Siamo nella posizione inusuale non solo di dover interrompere il presidente degli Stati Uniti ma anche di dover correggere il presidente degli Stati Uniti. Non ci sono stati voti illegali per quanto ci risulti e non c'è stata una vittoria di Trump, per quanto ci risulti», ha detto l'anchorman Brian Williams.

Anche diciannove ex procuratori, che hanno servito sotto presidenti repubblicani, hanno definito in una nota «infondate e avventate» le sue accuse di brogli. I firmatari invitano il presidente «a consentire pazientemente e rispettosamente che continui il processo legale del conteggio dei voti, in accordo con le leggi federali e statali, e a evitare ogni ulteriore commento o azione che può servire solo a minare la nostra democrazia».

Dal canto suo il candidato democratico Joe Biden ha esortato alla «pazienza» e la «calma», dichiarando di «non avere dubbi» che sarà il vincitore, ma bisognerà contare tutti i voti. «In America il voto è sacro, ogni voto va contato«, ha affermato.

Bannon: “Dovrebbe decapitare Fauci”

Intanto, Steve Bannon ha suggerito che Trump dovrebbe cominciare il suo secondo mandato decapitando Anthony Fauci e il direttore dell‘Fbi Christopher Wray e impalando le loro teste ai cancelli della Casa Bianca. «Un avvertimento», ha detto l'ex stratega di Trump nella sua podcast “The War Room”, e comunque «meglio che licenziarli».

«Il secondo mandato dovrebbe cominciare licenziando Wray e Fauci. No, preferirei fare un passo in più ma il presidente è un uomo di cuore, un buono», ha detto Bannon: «Tornerei ai vecchi tempi dei Tudor. Metterei le loro teste su pali ai due angoli della Casa Bianca come avvertimento ai burocrati federali. Se non sei d'accordo, sei finito». Twitter ha sospeso l'account della podcast dopo che Bannon l'ha messa in rete.

Un piano per attaccare il centro di conta dei voti

La polizia sta indagando su un presunto piano per attaccare il Pennsylvania Convention Center di Philadelphia, dove si sta effettuando il conteggio dei voti. Lo riportano i media americani, precisando che un uomo armato è stato arrestato vicino all'edificio.

Non è chiaro se l'arresto sia collegato al presunto piano. L'allerta, secondo il New York Post, è scattata dopo che la polizia è stata informata dell'arrivo di un gruppo di persone dalla Virginia a bordo di un Hummer. L'arresto è avvenuto all'interno di un ristorante vietnamita e gli agenti hanno sequestrato un'arma.

La Pennsylvania è uno degli Stati su cui sono puntati gli occhi insieme con Georgia, Arizona e Nevada.

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