USA

Afroamericano ucciso, notte di disordini a Philadelphia

Proteste dopo la morte di Walter Wallace. In alcune zone si sono ripetute scene di vandalismi e saccheggi di negozi

Proteste (Keystone)
28 ottobre 2020
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Seconda notte di proteste e disordini a Philadelphia, dopo l'uccisione del ventisettenne afroamericano Walter Wallace da parte della polizia.

Mentre un corteo ha marciato pacificamente lungo le vie della città, in alcune zone si sono ripetute scene di vandalismi e saccheggi di negozi. Il Dipartimento di polizia ha invitato i residenti di sette distretti a restare in casa per il pericolo di violenze.

Diverse centinaia di uomini della Guardia nazionale della Pennsylvania sono stati dispiegati a sostegno delle forze dell'ordine su richiesta del governatore dello stato, il democratico Tom Wolf.

Aumentato il numero degli agenti impiegati per far fronte alle proteste e all'assalto da parte di gruppi di vandali dei negozi lungo le vie della città. Nella prima serata di disordini sono stati quasi cento gli arresti e una trentina i poliziotti feriti.

La condanna di Biden

“Non possiamo tollerare che in questo Paese una crisi di salute mentale finisca con una morte”: così Joe Biden e Kamala Harris sull'uccisione a Philadelphia, da parte di due agenti, di Walter Wallace, la cui vita, “come molte altre, era una vita nera che contava, per sua madre, per la sua famiglia, per la sua comunità, per tutti noi”, affermano evocando lo slogan del movimento Black Lives matter.

Il ticket democratico però ammonisce che “nessun livello di rabbia contro le reali ingiustizie nella nostra società giustificano le violenze”, come successo a Philadelphia.

La malattia mentale di Wallace “rende lo shock, il lutto e la violenza della sparatoria di ieri molto più dolorosa, specialmente per una comunità che ha già sperimentato un trauma così grande”, sottolineano Biden e Harris, esprimendo le loro condoglianze alla famiglia della vittima.

Ma il tandem democratico ammonisce anche che “attaccare la polizia e vandalizzare le piccole attività, che già faticano durante la pandemia, non flette l'arco morale dell'universo più vicino alla giustizia”. Tutto questo, proseguono i due, “danneggia i nostri concittadini: il saccheggio non è una protesta, è un crimine e allontana l'attenzione dalla tragedia reale di una vita recisa prematuramente”.

“Come nazione siamo forti abbastanza per fronteggiare le sfide sia di una riforma reale della polizia, compresa l'attuazione di standard nazionali nell'uso della forza, sia di mantenere la pace e la sicurezza nelle nostre comunità”, concludono, denunciando che “l'unica cosa che fa Donald Trump è alimentare le divisioni della nostra società”.

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