Estero

Mini-lockdown in Italia, stato d’emergenza in Spagna

Il presidente del Consiglio Conte sottolinea l’urgenza: stop ai ristoranti alle 18, chiusi palestre, cinema e teatri. Il premier Sanchez: avanti così fino a maggio.

(Keystone)
25 ottobre 2020
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Roma/Madrid – Il virus «corre veloce» e non c'è più tempo: per salvare il Natale ed evitare un lockdown totale che l'Italia non può più permettersi bisogna intervenire ora con misure «più restrittive», salvaguardando salute ed economia e garantendo indennizzi immediati per tutte le categorie penalizzate dalla nuova stretta, che arriveranno direttamente sul conto corrente. Questo il senso del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) – il terzo in tre settimane – presentato ieri da Giuseppe Conte. Di fatto viene sancito il mini-lockdown dell'Italia.

Il Dpcm illustrato oggi dal Presidente del Consiglio dispone la chiusura alle 18 per bar e ristoranti, ma i locali potranno restare aperti anche la domenica. Niente 'street food' dopo le 18 e tavoli dei ristoranti al massimo per quattro. Ai cinema, teatri, sport e palestre, si aggiunge la serranda chiusa anche per i centri sociali e culturali. Idem per impianti di sci e tutte le fiere, comprese quelle internazionali. Salvi invece i concorsi pubblici e privati che fino a ieri erano compresi nel giro di vite. La didattica a distanza alle scuole superiori potrà arrivare al 100%. Resta la "raccomandazione" ad uscire solo per ragioni di necessità (ma non si fa più riferimento ai trasferimenti dal proprio Comune) e a non invitare a casa amici e parenti. Confermata anche la possibilità per le Regioni di adottare, se lo ritengono, norme più restrittive.

Spagna, stato d’allarme fino a maggio?

Il governo spagnolo ha dichiarato lo stato d'emergenza sanitaria in tutto il Paese per fronteggiare il nuovo picco di casi di coronavirus. Negli ultimi giorni il paese ha registrato circa 20mila casi al giorno. Il nuovo stato d'emergenza prevede il coprifuoco dalle 23 alle 6 del mattino in tutta la Spagna tranne che alle isole Canarie, ha annunciato in diretta televisiva il premier Pedro Sanchez.

Il provvedimento durerà 15 giorni ma Sanchez ha già detto che la sua intenzione è di prolungarlo fino al 9 maggio. "La nostra proposta, che dovrà essere discussa, sarà di prolungare lo stato di allarme per sei mesi, fino al 9 maggio", ha sottolineato il premier. L'obiettivo è portare il numero dei contagi a meno di 25 per ogni 100mila abitanti, ha spiegato. Al momento in Spagna ci sono 400 casi di coronavirus ogni 100mila abitanti.

I leader delle regioni spagnole possono decidere autonomamente se chiudere i confini e imporre un coprifuoco più rigido di quello nazionale. Sono vietate tutte le riunioni con più di sei persone a meno che non si tratta di conviventi.

Il monito dell’Oms

Intanto dall'Oms arriva l'allarme che per il terzo giorno consecutivo nel mondo è stato battuto il record di nuovi contagi di Covid-19: 465'319 nelle ultime 24 ore. Quasi la metà dei nuovi casi sono stati registrati in Europa. «Siamo ad una svolta critica di questa pandemia, soprattutto nell'emisfero nord», ha detto il direttore generale dell'agenzia Tedros Adhanom Ghebreyesus. «I prossimi mesi saranno molto duri e alcuni Paesi hanno imboccato una strada pericolosa».

Le proteste però non si fermano. Sabato a Londra si è svolta una manifestazione contro le misure di lockdown. Non si sono viste le scene di guerriglia urbana di Napoli e Roma, ma il corteo è stato disperso comunque dalla polizia perché i partecipanti non rispettavano la distanza di sicurezza. Manifestazioni anche a Varsavia, dove la polizia ha arrestato 278 persone sabato sera dopo che in migliaia hanno protestato contro i nuovi vincoli varati per tentare di contenere la diffusione del virus.

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