Estero

L'Europa si chiude un po' alla volta

La cresciuta dei contagi da coronavirus spinge i governi a provvedimenti più stringenti

13 ottobre 2020
|

Il progressivo ripristino delle misure restrittive è la cartina di tornasole della ritrovata aggressività del Covid in Europa, dopo una relativa pausa estiva. L'Olanda ha messo in campo misure drastiche, chiudendo tutti i bar e i ristoranti. La Francia attende il discorso di Emmanuel Macron che dovrebbe annunciare un'ulteriore stretta, a partire proprio dalla vita notturna. Così come ha già fatto la Gran Bretagna, che tuttavia continua a pagare un tributo altissimo alla pandemia in termini di vittime. In Italia, Paese che appariva al riparo dalla ripresa più virulenta del contagio, la situazione si sta conformando a quella del resto d'Europa. Oggi i casi registrati sono stati 5.901, e, soprattutto, è salito il numero di ricoveri in terapia intensiva: altri 62.  In leggero aumento anche le vittime: 41 in un giorno, il numero più alto dal 17 giugno. Illustrando i contenuti dell'ultimo decreto, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha spiegato che le indicazioni relative alla vita domestica (il discusso limite di sei persone nello stesso appartamento) vanno intese come “forti raccomandazioni” e non come obblighi, escludendo di nuovo un lockdown generalizzato, ma anche questo è un auspicio più che certezza.

Lockdown parziale nei Paesi Bassi

Il Covid non sembra avere ostacoli nei Paesi Bassi, che hanno registrato la cifra record di nuovi contagi in 24 ore, oltre 7.400, con una progressione che va avanti da giorni. In questo scenario, il governo ha bloccato la movida in tutto il Paese. "Fa male ma è necessario, dobbiamo essere più severi", ha detto il premier Mark Rutte in tv annunciando un "lockdown parziale" che prevede la chiusura di tutti i bar, caffè e ristoranti. La vendita degli alcolici sarà vietata anche dopo le 20, per tentare di ridurre i contatti sociali. Le mascherine saranno obbligatorie al chiuso per tutti, sopra i 13 anni. L'Olanda ha attualmente il terzo tasso più alto di infezioni per 100.000 persone in Europa, dietro solo a Repubblica Ceca e Belgio. Il governo durante la prima ondata ha adottato una politica di restrizioni più rilassata rispetto ai partner europei. Adesso non vuole più ripetere lo stesso errore.

Attesa per il discorso di Macron

In Francia, con un Paese falcidiato da settimane dal coronavirus, il presidente Macron ha riunito un nuovo consiglio di difesa sanitaria per organizzare la risposta adeguata. Alla vigilia dell'intervista a reti unificate, che i francesi attendono con ansia, intravedendo un giro di vite supplementare. A partire da un eventuale coprifuoco notturno a Parigi, già messa in allerta massima insieme con Marsiglia, Lione, Tolosa, Montpellier. Nella capitale, in particolare, la situazione degli ospedali si prospetta drammatica. Gli esperti stimano che il 90% dei posti delle terapie intensive potrebbero essere riempiti già la prossima settimana.

Nuovo primato di morti nel Regno Unito

In Gran Bretagna la nuova stretta adottata dal governo, che prevede tre livelli di lockdown a seconda della gravità della situazione, avrà bisogno di tempo per produrre l'auspicato calo della curva dei nuovi contagi. I dati, nel frattempo, restano allarmanti, con oltre 17mila nuovi casi in 24 ore e soprattutto, 143 nuove vittime, mai così tante dal 3 giugno, il doppio rispetto al giorno precedente. A Downing Street la pressione è altissima, perché è emerso che i ministri avrebbero ignorato la raccomandazione degli esperti di adottare restrizioni più severe già tre settimane fa. Accusa respinta dal ministro della salute Hancock, anche se la cittadinanza è sempre più preoccupata. Lo dimostra il numero crescente di studenti delle scuole secondarie rimandati a casa per scongiurare nuovi focolai.

Coordinamento europeo sulle indicazioni di viaggio

Anche nei Paesi dove la situazione non è ancora precipitata, l'attenzione resta massima. In Germania, dove la curva dei nuovi contagi potrebbe impennarsi da un momento all'altro (a Berlino c'è stato il record in 24 ore), sta crescendo la fronda dei politici che chiedono al governo di prolungare le vacanze di Natale di diverse settimane, per proteggere le persone nelle famiglie e ritardare l'inizio della scuola. La cancelliera Angela Merkel, parlando al comitato europeo delle regioni, si è appellata al senso di responsabilità dei cittadini europei per "evitare nuovi lockdown" che vanifichino i "sacrifici" fatti negli ultimi mesi. A Bruxelles una prima soluzione è stata individuata con l'approvazione del piano viaggi, che introduce un semaforo a quattro colori (verde, arancione, rosso e grigio), per definire in modo comune le aree a rischio. Ora spetterà agli Stati informare i cittadini sulle restrizioni in vigore, in modo da evitare spostamenti che possano rafforzare ulteriormente la corsa del virus.

 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE