Spagna

Caos al radar spagnolo, collisione sfiorata tra due voli Ryanair

È successo nel 2018, ma lo si è appreso solo ora dal rapporto ufficiale. Ad accorgersi del pericolo, un controllore... francese

La traiettoria di volo
28 settembre 2020
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Due voli Ryanair con a bordo rispettivamente 184 e 160 persone hanno rischiato di scontrarsi in volo per colpa di un'anomalia nel sistema di allerta usato dai controllori del traffico aereo e delle istruzioni contrastanti date da due controllori: uno scampato incidente avvenuto nel nord della Spagna il 2 ottobre 2018 e di cui si è saputo solo ora grazie a un rapporto pubblicato dalla commissione spagnola che si occupa di investigare sugli incidenti dell'aviazione civile.

I due Boeing 737, uno partito dall'aeroporto di Santiago-Rosalía de Castro e l'altro da Siviglia con destinazione, rispettivamente, Palma de Mallorca e Tolosa, si sono quasi scontrati a mezz'aria a un'altitudine di 34mila piedi (diecimila metri), arrivando a distare l'uno dall'altro appena 2,3 miglia nautiche in orizzontale (4,2 chilometri) e 334 piedi in verticale (100 metri). Ad accorgersi del pericolo è stato un controllore francese, incaricato del settore di Bordeaux, che ha contattato uno dei colleghi spagnoli per avvertirlo di quanto stava succedendo. Il caos nella gestione della situazione da parte dei due controllori che avevano in gestione i due aerei non hanno però impedito ai due velivoli di avvicinarsi.

A evitare lo scontro è stato solo il sistema automatico Tcas Ra, appositamente installato su tutti gli aerei per evitare queste situazioni. In pratica, i due velivoli si sono accorti autonomamente del disastro imminente e hanno istruito i piloti sul da farsi.

Un caos in torre di controllo

Dalla ricostruzione delle autorità iberiche si apprende che alle 14.45 i due aerei si trovano in volo di crociera a 34mila piedi, entrambi in contatto con il controllore di Pamplona. Nove minuti più tardi, alle 14.54, il volo diretto a Tolosa viene trasferito al controllore di Saragozza, senza che nessuno si accorga del fatto che le due rotte stanno convergendo su un solo punto di navigazione (nome Gosvi) a sud est dell'aeroporto di Pamplona. Non lo rilevano nemmeno i sistemi automatici dei radar, che normalmente indicano questo tipo di conflitti ai controllori. L'allarme però non scatta. Ad accorgersi del problema, un minuto più tardi, è il controllore di Bordeaux, che ha telefona immediatamente al collega di Pamplona. "Dalla reazione [di quest'ultimo] si evince che non si fosse accorto di nulla", si legge nel rapporto. Nel frattempo gli aerei si trovavano a sole 8,7 miglia nautiche (16 chilometri) di distanza e viaggiando l'uno verso l'altro a 740 all'ora.

Dopo aver appeso il telefono con Bordeaux, il controllore di Pamplona contatta il collega di Saragozza, pure ignaro del potenziale disastro imminente. "Vuoi che faccia scendere l'aereo a 33mila piedi?", chiede il primo. "Sì per favore", risponde il secondo. Il primo quindi istruisce, senza manifestare urgenza, il volo per Palma di scendere a 33mila piedi, mentre il collega di Saragozza – preoccupato dal fatto che l'altro velivolo, secondo suo giudizio, impiegasse troppo a iniziare la manovra – chiede all'aereo sotto il suo controllo di scendere immediatamente a 32mila piedi. In quel momento, quindi, i due velivoli si trovano di nuovo sulla stessa traiettoria, discendente.

Accortisi del pasticcio, e dopo una concitata discussione, i due controllori istruiscono all'unisono i due aerei di rimanere a 34mila piedi, cosa che di nuovo mette gli aerei in pericolo. A quel punto scattano i due sistemi d'emergenza anti-collisione installati sugli aerei; dopo essersi accordati tra di loro per via elettronica, indicano al pilota del volo verso Palma di salire e a quello del volo verso Tolosa di scendere. 

Dopo aver evitato lo scontro, i due voli hanno potuto proseguire senza conseguenze.

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