Estero

Cala la tensione tra Grecia e Turchia

Annunciato 'colloqui esplorativi' tra i due paesi dopo le tensioni nate dal contenzioso sui confini marittimi

22 settembre 2020
|

Turchia e Grecia terranno "presto colloqui esplorativi" a Istanbul sulla crisi nel Mediterraneo orientale. Dopo settimane di scontri e provocazioni, che avevano fatto temere anche un'escalation militare, arriva il disgelo nel braccio di ferro sui confini marittimi. L'annuncio del ritorno ai negoziati, sospesi da quattro anni e mezzo, giunge in vista del Consiglio europeo sulle eventuali sanzioni ad Ankara, nel frattempo rinviato a inizio ottobre per la quarantena precauzionale per il Covid-19 del suo presidente Charles Michel.

Una situazione che si è sbloccata con l'intervento della cancelliera tedesca Angela Merkel, grande mediatrice della partita, in un vertice in videoconferenza con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e lo stesso Michel. "La spinta a far calare le tensioni e utilizzare i canali di dialogo deve essere sostenuta con misure reciproche", ha però avvertito il leader di Ankara, che già venerdì scorso si era detto pronto a incontrare il premier ellenico Kyriakos Mitsotakis per un confronto "senza precondizioni". Secondo Erdogan, "le iniziative prese dalla Grecia saranno determinanti per l'avanzata nel rilancio dei canali di dialogo".

Le delegazioni dei due Paesi si erano già incontrate al quartier generale della Nato a Bruxelles per colloqui mirati a evitare ulteriori incidenti indesiderati. Ora, i tempi sembrano maturi anche per un vero negoziato. Gli ultimi "colloqui esplorativi" relativi alle dispute sulla sovranità, iniziati nel lontano 2002, risalgono al 2016. Da allora, i due Paesi hanno tenuto solo consultazioni politiche. Insieme al disgelo con Atene, che potrebbe aprire spazi di dialogo anche con Cipro, per Ankara arriva quello con Parigi.

Stasera, dopo settimane di duri attacchi reciproci anche a livello personale, Erdogan e il presidente francese Emmanuel Macron sono tornati a parlarsi. Una telefonata sollecitata dall'Eliseo per riannodare i fili del dialogo. La volontà di ricercare una soluzione diplomatica è stata ribadita da Erdogan anche davanti all'Assemblea generale dell'Onu, dove è intervenuto in videoconferenza. "La nostra priorità - ha assicurato il leader turco - è risolvere le controversie con un dialogo sincero, basato sul diritto internazionale e su una base equa. Tuttavia, vorrei affermare chiaramente che non tollereremo mai alcuna imposizione, molestia o attacco nella direzione opposta". 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE