Estero

La Nasa vuole tornare sulla luna nel 2024

Un piano da 28 miliardi di dollari esteso alla collaborazione con i privati

22 settembre 2020
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La Nasa ha pubblicato il piano da 28 miliardi di dollari per riportare l'uomo sulla Luna nel 2024, ma sul programma incombe il rischio delle presidenziali Usa. Inoltre per rispettare la tempistica "aggressiva" fissata dall'amministrazione Trump lo scorso anno, secondo l'amministratore della Nasa, Jim Bridenstine, il Congresso dovrebbe approvare 3,2 miliardi di dollari entro Natale.

Se il Congresso approverà la prima fetta di finanziamento per avviare lo sviluppo del lander destinato a fare atterrare l'equipaggio sulla Luna "siamo ancora sulla buona strada per uno sbarco sulla luna nel 2024", ha detto Bridenstine.

Il Congresso dovrebbe approvare il finanziamento di un progetto che è stato definito dal presidente Donald Trump come una priorità assoluta, ma il 3 novembre sono previste le elezioni Usa che potrebbero costituire un rischio per il programma.

Bridenstine ha osservato infatti che i "rischi politici" sono stati spesso la più grande minaccia per il lavoro della Nasa, specialmente prima di elezioni così cruciali.

Il piano da 28 miliardi di dollari in cinque anni prevede che gli equipaggi saranno lanciati a bordo della capsula Orion con il sistema di lancio Space Launch System, e che una volta raggiunta l'orbita lunare si trasferiranno in un lander sviluppato dai privati che porterà gli astronauti sulla superficie lunare.

Tre diversi progetti sono in competizione per costruire il lander che trasporterà due astronauti (un uomo e una donna) sulla Luna dalla capsula Orion. Il primo è stato sviluppato da Blue Origin, di Jeff Bezos, in collaborazione con Lockheed Martin, Northrop Grumman e Draper. Gli altri due progetti sono di SpaceX di Elon Musk e dell'azienda Dynetics.

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