Estero

Tre navi in soccorso dei migranti di Lesbo

Tredicimila gli sfollati a causa dell'incendio nel grande campo profughi greco. Francia e Germania ne accolgono 400

10 settembre 2020
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La Grecia ha inviato tre navi a Lesbo per dare una provvisoria sistemazione alle migliaia di migranti costretti a dormire per strada dopo che un incendio ha distrutto il loro campo sovraffollato. Per la seconda notte le famiglie hanno dormito all'addiaccio, nei campi e nei parcheggi dopo essere fuggite dal campo di Moria, dove tredicimila persone erano costrette in uno spazio pensato per una capacità quattro volte inferiore.
Circa 400 adolescenti e bambini sono già stati trasportati in aereo nella Grecia continentale. In arrivo altre due navi con generi di prima necessità, tende, coperte, cibo. Si lavora anche nei pressi del campo di Moria per allestire ricoveri d'emergenza. La cancelliera tedesca  Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron hanno concordato di accogliere circa 400 minori non accompagnati da Lesbo, ma fino a ieri sera non era chiaro se si trattava di quelli già volati nella Grecia continentale. Medecins san frontiéreès ha intanto reso noto di essere tornata a operare presso i migranti che hanno abbandonato il campo di Moria.
L'Unione europea aveva tentato in precedenza di reinsediare i migranti tra i diversi Stati membri, ma solo una minoranza è stata trasferita da campi sovraffollati in Grecia e in Italia. Un sistema di quote è stato rifiutato da un gruppo di Stati membri. Stamattina 16 deputati conservatori hanno scritto al ministro tedesco degli Interni, Horst Seehofer, perorando la causa dell'accoglienza di 5.000 migranti in Europa o, in assenza di accordo, anche nella sola Germania. E ora, sull'isola, è atteso il vice presidente della Commissione europea Margaritis Schinas per una visita d'ispezione.

 

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