Grecia

Emergenza a Lesbo, in fumo il campo profughi più grande d'Europa

Nella notte alcuni ospiti avrebbero appiccato l'incendio per protesta contro le misure anti-Covid. L'intero campo di Moria è stato distrutto

Foto Keystone
9 settembre 2020
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"Abbiamo visto il fuoco diffondersi su Moria e infuriare tutta la notte. L'intero campo è stato avvolto dalle fiamme, provocando una fuga di massa delle persone senza direzione. Bambini spaventati e genitori sotto shock. Stiamo lavorando ora per rispondere ai loro bisogni". È l'angosciante testimonianza di Marco Sandrone, capo progetto di Medici Senza Frontiere a Lesbo, dove il campo profughi più grande d'Europa è stato completamente distrutto dalle fiamme durante la notte.

"Le persone a Moria vivono in condizioni disumane da anni. È essenziale garantire il loro trasferimento in sistemazioni sicure adesso", ha aggiunto.

 

I fatti

Secondo le prime informazioni, le fiamme sarebbero state appiccate dai migranti in rivolta contro le regole di isolamento contro il coronavirus imposte nell'ultima settimana dopo che un residente somalo era risultato positivo ai test. La polizia tuttavia non ha confermato anche se i vigili del fuoco hanno detto di aver "incontrato resistenza" da parte di alcuni migranti. Migliaia di ospiti intanto sarebbero fuggiti, mentre – stando a quanto riferito da Stratos Kytelis, sindaco di Mitilene, principale città dell'isola – oltre 12mila persone "sono sorvegliate dalla polizia su un'autostrada". La situazione venutasi a creare, ha proseguito, "è molto difficile" perché tra chi è fuggito potrebbero esserci anche chi è positivo al coronavirus.

Aiuti in arrivo

Intanto in aiuto della Grecia si è mossa l'Ue. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter ha fatto sapere di aver chiesto "al vicepresidente Margheritis Schinas di andare in Grecia al più presto", aggiungendo che "siamo pronti a dare sostegno, con gli Stati membri. La nostra priorità è la sicurezza di quanti sono rimasti senza riparo".

Ricollocamenti

Pure la Germania, anche in qualità di presidente di turno del consiglio europeo, ha offerto aiuto, anche se vuole prima capire "che tipo di aiuto serva". E nel mentre il presidente del Land tedesco del Nordreno-Vestfalia, Armin Laschet (CDU) ha già detto di essere pronto ad accogliere mille profughi in provenienza da Lesbo.

 

Proprio quello del ricollocamento degli ospiti del campo andato in fumo è un tema che si preannuncia parecchio caldo. "Al momento stiamo fornendo un aiuto immediato con un sostegno al trasferimento e con la creazione di alloggi nella Grecia continentale", ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea, Maros Sefcovic, a chi gli chiedeva se fossero previste ulteriori ridistribuzioni all'interno dell'Ue oltre a quelle già previsti prima dell'incendio. "Su altre questioni credo che sia troppo presto adesso esprimersi", ha aggiunto.

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