Estero

Due morti negli scontri nel Wisconsin

Proseguono le proteste a Kenosha dopo il ferimento dell’afroamericano Jacob Blake. Venerdì grande manifestazione antirazzista a Washington.

(Keystone)
26 agosto 2020
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Washington – Notte di sangue a Kenosha, la cittadina del Wisconsin da tre giorni teatro di violente proteste contro la polizia accusata di brutalità e razzismo. Dopo ore e ore di scontri e tafferugli, con lancio di sassi e bottiglie da una parte e gas lacrimogeni e proiettili di gomma dall'altra, sull'asfalto sono rimaste due vittime, mentre una terza versa in gravi condizioni.

Gli spari, ma si indaga ancora, sarebbero partiti da un gruppo di persone armate davanti a una stazione di servizio, intenzionate a difendere alcune proprietà. Le immagini mostrano come dopo un teso confronto con alcuni manifestanti la discussione sia presto degenerata, finita con un bilancio pesantissimo che potrebbe far esplodere ancor di più la rabbia di queste ore e una situazione che appare già fuori controllo.

Finora a nulla è infatti servito il coprifuoco varato dalle autorità cittadine dopo i primi disordini seguiti al caso di Jacob Blake, il 29enne afroamericano che era in auto con i suoi tre figli e a cui un agente ha sparato ben sette colpi di pistola alla schiena, ferendolo gravemente e condannandolo a rimanere paralizzato. Immagini shock che hanno fatto il giro del mondo e che rischiano di provocare un'ondata di nuove proteste antirazziste in tutta l'America, con manifestazioni e decine di arresti a New York, Philadelphia, Los Angeles. A Louisville una settantina i manifestanti arrestati mentre chiedevano giustizia per Breonna Taylor, la ragazza afroamericana uccisa dalla polizia mentre dormiva nella sua abitazione.

Il timore delle autorità a Kenosha e in tutti gli Usa è soprattutto per il prossimo fine settimana, mentre Washington si prepara a blindare di nuovo la Casa Bianca per la grande manifestazione antirazzista di venerdì: una marcia voluta dal movimento Black Lives Matter e dalle associazioni per la difesa dei diritti civili dopo il caso di George Floyd per ricordare il 57esimo anniversario del famoso discorso di Martin Luther King "I Have a Dream". Nella capitale federale sono attese almeno 50 mila persone che invaderanno il National Mall. Lo stesso luogo che la sera prima sarà teatro dei fuochi di artificio voluti da Donald Trump per celebrare la nomination presidenziale conferitagli dalla convention repubblicana.

Intanto, mentre in Wisconsin è scattato lo stato di emergenza, con un monito su Twitter il presidente americano ha intimato le autorità locali a porre fine immediatamente ai disordini di Kenosha, invitandole a fare ricorso agli uomini della Guardia Nazionale. E se quanto sta accadendo da una parte rafforza la richiesta di "law and order" diventata la parola d'ordine della campagna del tycoon, dall'altra contrasta con il messaggio della convention repubblicana teso a negare l'esistenza di un problema razzismo in America. Per Donald Trump Jr i poliziotti sono degli eroi ma a Kenosha in queste ore sono in tantissimi ad assediare il tribunale per chiedere giustizia, con l'arresto dell'agente che ha sparato a Blake.

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