Estero

Bielorussia, l'Ue non riconosce la vittoria di Lukashenko

Charles Michel ha annunciato che l'Ue imporrà sanzioni contro i responsabili delle violenze e delle violazione dei diritti civili

Alexander Lukashenko (Keystone)
19 agosto 2020
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Le elezioni svoltesi il 9 agosto scorso non solo non sono state libere, corrette e rispondenti ai criteri internazionali, ma anche falsificate. Questo il messaggio lanciato dal presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e della Commissione Ursula von der Leyen al termine del summit straordinario svoltosi oggi in video conferenza.

Dal canto suo Charles Michel ha annunciato che l'Ue imporrà sanzioni contro i responsabili delle violenze e delle violazione dei diritti civili in Bielorussia.

Merkel, no a interventi esterni in Bielorussia

L'Ue "vuole sostenere la società civile", "ma per noi è chiaro che la Bielorussia deve trovare da sola la sua strada" e non devono esserci interventi "dall'esterno".

Lo ha detto Angela Merkel, dopo il Consiglio europeo, in conferenza stampa a Berlino.

La cancelliera tedesca ha spiegato di aver provato a contattare telefonicamente il leader bielorusso Lukashenko, "ma purtroppo la telefonata non c'è stata".

Rispondendo a una domanda specifica, Merkel ha affermato di non vedere possibile un suo ruolo di mediatrice nello scontro in Bielorussia: "Per mediare serve la disponibilità delle due parti" e Lukashenko ha rifiutato il colloquio, ha spiegato.

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