Estero

Nuova Zelanda: contagi-mistero, indagini sull'import merci frigo

Il Paese che per primo aveva 'celebrato' l'eliminazione del virus ieri è tornano in lockdown. Possibile il rinvio delle elezioni generali del 19 settembre.

(Keystone)
13 agosto 2020
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Sono scattate indagini delle autorità neozelandesi sulla possibilità che il contagio dei primi casi locali di Covid-19 in più di tre mesi, sia originato da merci refrigerate importate, mentre il Paese che per primo al mondo aveva celebrato l'eliminazione del virus è ritornato ieri nel lockdown.

La premier Jacinda Ardern ha spiegato di avere preso la decisione di imporre di nuovo dure restrizioni ai movimenti a Auckland, oltre a limitazioni ai viaggi attraverso il Paese, dopo che sono stati rilevati in una singola famiglia, nella città più popolosa del Paese, quattro casi "di origine sconosciuta".

Il mistero del contagio ha sconcertato i funzionari sanitari, che si dicono certi che non vi siano state trasmissioni locali del virus per 102 giorni e che la famiglia non aveva viaggiato all'estero.

La direttrice generale della Sanità Ashley Bloomfield ha riferito che vengono eseguiti test delle superfici in un magazzino refrigerato di Auckland in cui lavorava un uomo della famiglia contagiata, che è stato chiuso insieme a tre altri siti della stessa compagnia, la Americold.

Intanto la premier Ardern ha indicato la possibilità di dover rinviare le elezioni generali in programma il 19 settembre e ha sospeso fino a lunedì prossimo lo scioglimento del parlamento, che aprirebbe la strada alle elezioni. "Abbiamo deciso che sia prudente differire lo scioglimento del parlamento almeno di pochi giorni, per mantenere tutte le opzioni e per poter riconvocare il parlamento se necessario", ha detto.

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