Estero

Italia, a causa della canicola bruciano frutta e verdura

Il fiume Po e il Lago Maggiore sono scesi sotto lo zero idrometrico. Crollano le riserve nazionali di acqua.

Rischiano di essere buttate (archivio Ti-Press)
12 agosto 2020
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Con il caldo torrido che sfiora i 40 gradi in Italia è allarme colpi di calore e ustioni per frutta e verdura pronte alla raccolta da nord a sud che rischiano così di essere buttate vanificando un anno di lavoro a partire da insalate, peperoni, melanzane e dalle angurie che mostrano già evidenti segni di scottature con sfregi bianchi. Intanto il Po è sceso a -3,19 metri sotto lo zero idrometrico al Ponte della Becca (Pavia) e crollano i principali laghi del nord e le riserve nazionali di acqua.

È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti, la maggiore associazione dell'agricoltura italiana, in riferimento all'ondata di caldo e afa che sta investendo il paese da nord a sud con temperature record.

E mentre gli agricoltori si preparano a irrigazioni di soccorso per salvare le colture in campo, spiega la Coldiretti, il livello del Po alla confluenza con il Ticino a Pavia ha perso oltre mezzo metro in appena 10 giorni e nel suo delta in Romagna torna l'incubo della risalita del cuneo salino che desertifica le campagne.

Coldiretti segnala che anche i maggiori invasi del nord che servono a dissetare i campi della pianura padana, dove si produce un terzo del Made in Italy agroalimentare nazionale, sono in affanno: il Lago Maggiore, sottolinea, è pieno solo al 20% ed è a -13,3 centimetri dallo zero idrometrico contro una media che è invece di +63,5 centimetri, il Lago di Como ha acqua solo per un quarto del suo bacino ed è appena un centimetro sopra il livello zero contro una media storica di quasi 58 centimetri, mentre resistono meglio il Garda e l'Iseo.

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