Estero

Otto morti (sei francesi) in un agguato in Niger

Vittime di un attacco perpetrato da uomini armati in motocicletta, che hanno preso di mira un veicolo della Ong Acted.

(Keystone)
9 agosto 2020
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Niamey – Otto persone – sei francesi e due nigeriani – sono state uccise oggi da uomini armati in motocicletta a Kouré, nel Niger, nella regione Tillabéri, che ospita gli ultimi branchi di giraffe dell'Africa occidentale. Lo ha appreso l'agenzia Afp da una fonte ufficiale.

"Ci sono otto morti: due nigeriani, uno dei quali è una guida (turista) e l'altro è un autista, e sei turisti francesi", ha riferito all'AFP il governatore di Tillabéri, Tidjani Ibrahim Katiella. "L'attacco è avvenuto intorno alle 11:30 (12:30 in Svizzera), sei km a est della città di Kouré", che si trova a un'ora di macchina da Niamey sull'autostrada nazionale numero 1.

"La maggior parte delle vittime sono state uccise con un colpo di pistola e una donna che è riuscita a fuggire è stata catturata e le è stata tagliata la gola", ha detto la fonte. "Non conosciamo l'identità degli aggressori, ma sono arrivati in moto attraverso la savana e hanno aspettato l'arrivo dei turisti. Il veicolo utilizzato dai turisti appartiene alla ONG Acted".

Il Niger è alle prese sin dal 2015 con un'ondata di attacchi jihadisti vicino ai confini con Mali e Burkina Faso, a ovest.

Non a caso, ad esempio, nei consigli ai viaggiatori del sito del governo britannico si afferma che "è molto probabile che i terroristi cerchino di compiere attacchi in Niger, compreso Niamey, come rappresaglia alla partecipazione del Niger all'intervento guidato dai francesi in Mali e al coinvolgimento del Paese nella lotta regionale per contrastare Boko Haram".

E proprio un commando di militari francesi lo scorso giugno ha ucciso il capo storico e carismatico di Al Qaida nel Maghreb Islamico (Aqmi), l'algerino Abdelmalek Droukdel, un curriculum piu' che trentennale di combattente jihadista e poi di leader terrorista, intercettato ed eliminato in una remota localita' desertica nel nord-ovest del Mali.

All'inizio dell'anno il presidente francese Emmanuel Macron aveva inoltre intensificato l'azione dando vita ad un comando unificato fra Francia e i militari di Mauritania, Mali, Burkina Faso, Niger e Ciad e aveva disposto l'invio di altri 600 soldati francesi, per portare il totale a 5.100.

Una situazione che evidentemente non deve avere scoraggiato i sei turisti francesi, che nella loro escursione erano sulle tracce del piccolo branco di giraffe dell'Africa occidentale o del Niger, una sottospecie che si distingue per il suo colore più chiaro, che vent'anni fa trovò un rifugio sicuro da bracconieri e predatori nella regione di Koure, proprio vicino ai confini del Mali e del Burkina Faso. Quelle giraffe oggi sono un'attrazione turistica chiave nell'ex colonia francese, ma è evidente che la sicurezza della zona e' per gli occidentali pressoche' nulla.

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