Estero

Beirut: 157 morti, arrestato il direttore del porto

È tra le sedici persone arrestate dopo la violenta esplosione che ha devastato la capitale libanese. I feriti sono oltre cinquemila.

Keystone
7 agosto 2020
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È salito a 157 morti e oltre 5mila feriti il bilancio ufficiale fornito dalle autorità libanesi delle esplosioni di martedì avvenute al porto di Beirut e che hanno devastato diversi quartieri della città. Lo riferiscono media locali e regionali.

E secondo l'emittente Abc, che cita fonti giudiziarie, c'è anche il direttore generale del porto di Beirut, Hassan Koraytem, tra le sedici persone arrestate ieri nell'inchiesta sulle esplosioni che hanno devastato la capitale libanese. 

La magistratura, inoltre, ha disposto il congelamento dei conti di sette persone, tra cui lo stesso direttore del porto e il capo della dogana libanese, Badri Daher.

Le autorità hanno interrogato più di diciotto funzionari portuali e doganali e altri coinvolti nei lavori di manutenzione del magazzino esploso martedì e sedici sono state messe in custodia.

Il direttore generale del porto e il capo delle dogane, anch'essi agli arresti, mercoledì avevano detto alle emittenti libanesi che diverse lettere erano state inviate nel corso degli anni alla magistratura del paese chiedendo la rimozione di materiale altamente esplosivo immagazzinato nel porto.

Secondo le autorità, quasi tremila tonnellate di nitrato di ammonio, utilizzato per i fertilizzanti, ma anche per costruire bombe, erano state tenute per sei anni senza misure di sicurezza nel magazzino esploso.

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