Estero

Trump minaccia di impedire il voto per corrispondenza

Il presidente statunitense alle strette cerca di evitare in ogni modo la sconfitta

4 agosto 2020
|

Donald Trump minaccia di firmare un ordine esecutivo per limitare il ricorso al voto per posta alle elezioni di novembre a causa della pandemia. Una facoltà che associa (infondatamente) ai brogli e che teme (fondatamente) possa costargli la riconferma alla Casa Bianca, essendo abbracciata più favorevolmente dagli elettori democratici. "È un mio diritto, anche se non l'ho ancora fatto", ha dichiarato in un briefing in cui ha rivendicato falsamente che in Usa "il virus cinese è sotto controllo". "Non penso che le poste siano preparate a gestire il voto per posta", ha spiegato, prima di annunciare causa al Nevada, che ha approvato una legge in senso. "Un golpe notturno" che "rende impossibile per i repubblicani vincere", aveva twittato poco prima, accusando i democratici di usare "il covid per rubare lo Stato".

Il Nevada è diventato il settimo Stato Usa a consentire a tutti gli elettori registrati di votare per corrispondenza, aggiungendosi a Utah, Colorado, Hawaii, Oregon, Washington e, da quest'anno, California e Vermont. Ma i repubblicani temono che la guerra dichiarata dal presidente al 'mail voting' rischi di trasformarsi in un boomerang, soprattutto negli Stati in bilico, dove bastano poche migliaia di voti a fare la differenza. E dove si comincia a votare già in settembre. Secondo un sondaggio privato visionato da Politico, una parte decisiva della base di Trump nei 'battleground state' - il 15% in Florida, il 12% in Pennsylvania e il 10% in Michigan - dichiara che ricevere la scheda via posta la renderà meno incline a votare.

Nel caso di Joe Biden invece è meno dell'1%. Inoltre il 53% degli elettori della Florida e circa la meta' di quelli del Michigan e della Pennsylvania si dicono preoccupati di votare in persona e preferirebbero farlo per corrispondenza, anche perche' l'85% di loro vede positivamente il servizio postale. Nel Sunshine State i democratici che hanno già chiesto di votare "a distanza" sono 302 mila in più dei repubblicani. Il 70% degli 'swing state', infine, vede la pandemia come un problema "molto serio" o "estremamente serio". Questo spiega perché Trump stia facendo retromarcia sull' uso della mascherina ("la usano i patrioti", ha scritto in una mail ai fan) e stia tentando di rassicurare che la situazione e' sotto controllo, che "gli Usa hanno la mortalità più bassa del mondo", ignorando le smentite dei giornalisti e degli esperti della sua task force, come Anthony Fauci ed ora anche Deborah Birx.

Intanto Trump e i suoi consiglieri stanno valutando una location storica per il suo discorso di accettazione della renomination: il campo di battaglia di Gettysburg, la campana della libertà a Philadelphia o addirittura un ritorno al monumento dei quattro ex presidenti scolpiti nella roccia a Rushmore. A Trump non dispiacerebbe parlare dalla stessa Casa Bianca. Alcuni collaboratori invece stanno spingendo invece perché il presidente usi il suo hotel nella capitale come hub per la settimana della convention, quando aveva promesso di andare a Charlotte per ringraziare i delegati. Tra le ipotesi per rilanciare l'immagine sempre più offuscata del presidente anche un discorso della first lady Melania a Seneca Fall, New York, il sito della convention del 1848 sui diritti delle donne: una mossa che potrebbe aiutare il presidente a recuperare l'elettorato femminile nelle periferie.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE