Estero

Cinque cooperanti uccisi in Nigeria, l'Onu condanna

Gli jihadisti di Boko Haram rivendicano le morti degli operatori umanitari che lavoravano nel nord-est del paese per due Ong internazionali.

(Keystone)
23 luglio 2020
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Roma - L'ufficio dell'Onu per gli affari umanitari (Ocha) ha condannato l'uccisione di cinque operatori umanitari avvenuta in Nigeria per mano di miliziani jihadisti. Gli islamisti a giugno avevano rapito i cooperanti nello stato di Borno, a nord-est del Paese. Le loro morti sono state rivendicate dall'organizzazione jihadista Boko Haram, alleata dell'Isis.

Il coordinatore umanitario dell'Onu per la Nigeria, Edward Kallon, ha affermato che "è inaccettabile che coloro che si impegnano per aiutare vengano attaccati e uccisi". "Questo incidente non dissuaderà la comunità internazionale dal fornire aiuti a milioni di nigeriani che hanno un disperato bisogno di assistenza nel nord-est", ha dichiarato Kallon in una nota, aggiungendo la preoccupazione per il numero di posti di blocco di gruppi armati lungo le principali rotte di approvvigionamento. "Questi posti di blocco interrompono la fornitura di assistenza salvavita e aumentano i rischi di sequestro, uccisione o ferimento per i civili, con gli operatori umanitari sempre più nel mirino", ha commentato Kallon.

I cinque cooperanti lavoravano per Action contre la faim e International rescue committee. 

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