Estero

Al via il collaudo del nuovo ponte di Genova

Per la prima parte del test impiegati 56 autotreni per un peso totale fino a 2500 tonnellate

19 luglio 2020
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Tornano i mezzi sul ponte di Genova: il nuovo viadotto è praticamente finito ed è arrivato il giorno del collaudo statico. Il momento di maggior impatto visivo è a metà pomeriggio, quando sull'opera salgono contemporaneamente tutti i 56 tir da 44 tonnellate ciascuno previsti per le prove statiche e il ponte sul Polcevera è stato caricato in totale con 2'500 tonnellate di peso. Sono passati 705 giorni dal crollo del Morandi che il 14 agosto 2018 ha causato 43 vittime, 461 giorni dall'inizio dei lavori a metà aprile 2019.

"Questo cantiere non si è mai fermato, neanche durante l'emergenza Covid, e grazie al lavoro incessante di tanti è diventato il simbolo dell'Italia che può e deve realizzare i suoi obiettivi", commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. "In Liguria costruiamo il futuro, oggi e domani, nonostante tutto e tutti. E ne siamo orgogliosi."

Le operazioni sono iniziate attorno alle otto. Nell'arco di un paio d'ore i camion in manovra sulla nuova struttura sono diventati otto, entrando sul viadotto per poi uscirne a marcia indietro. La mattina è stata sostanzialmente impiegata tutta per le operazioni previste per la "fase zero" del collaudo: un transito dei tir in formazione serrata a marcia lenta per l'assestamento del viadotto, la prova a torsione con alcuni mezzi a percorrere la carreggiata nord e poi la carreggiata sud, e infine la prova di frenatura degli autoarticolati su un punto definito della struttura.

Poco dopo le 13.00 il collaudo statico ha registrato una sospensione, in attesa di portare gli altri mezzi sul viadotto e le operazioni sono ricominciate quindi un paio d'ore dopo. Si è ripartiti con l'esecuzione delle prove statiche vere e proprie. I tir sono stati indirizzati su porzioni prefissate dell'impalcato, per determinare nella struttura stati di sollecitazioni superiori a quelli di esercizio.

Verso le 17.30 si è giunti al "carico" di tutti i 56 autoarticolati sul nuovo ponte e di lì a poco, dopo un lento movimento della colonna, sono terminate anche le operazioni della giornata, lasciando spazio quindi alle misurazioni.

Nel collaudo alcuni sensori di deformazione hanno rilevato in tempo reale le informazioni sulle sollecitazioni, via via che aumentava il carico. L'intera procedura simulava condizioni che difficilmente si realizzeranno nella realtà con così tanti autoarticolati sopra il nuovo ponte.

Le prove statiche proseguiranno anche domani, mentre secondo le indicazioni della struttura commissariale potrebbero volerci fino a sei giorni per completare il collaudo.

È intanto già in corso il collaudo tecnico-amministrativo, mentre è stata affidata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti alla struttura commissariale l'ispezione di viabilità, che sarà fatta dall'Azienda nazionale autonoma delle strade (Anas), già intervenuta sul collaudo statico assieme alle società Rina e PerGenova.

Sul viadotto resta ormai da completare solo l'asfaltatura più sottile, lo "strato di usura", oltre alla segnaletica. Quanto all'inaugurazione, l'attesa resta che avvenga nella prima decade di agosto.

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