Italia

Genova, il nuovo ponte Morandi a chi gestiva il vecchio

Critiche per la decisione di assegnare la supervisione sul ponte ad Autostrade per l'Italia, cui - dopo il crollo - si pensava inizialmente di togliere la concessione

Il nuovo ponte Morandi (Keystone)
8 luglio 2020
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"Confermo che il nuovo Ponte Morandi sarà gestito da Autostrade". Lo ha detto oggi la ministra italiana delle Infrastrutture Paola De Micheli a Radio 24 Mattino, come riportato anche da un tweet della trasmissione. Immediate le critiche.

"Ho scritto io la lettera al sindaco Marco Bucci. La gestione va al concessionario, che oggi è Autostrade per l'Italia (Aspi) ma sulla vicenda c'è ancora l'ipotesi di revoca", ha aggiunto.

Reazioni di sdegno

Le reazioni, anche di sdegno, non si sono fatte attendere con il Movimento 5 Stelle nel mirino. "Confermata la concessione ad Autostrade? Cosa non si fa per salvare la poltrona, 5 Stelle ridicoli e bugiardi, due anni di menzogne e tempo perso: #colpadisalvini anche questo???", ha scritto in un tweet il leader della Lega Matteo Salvini. Critiche ribadite anche da Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, nonché dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

"Ebbene, dopo due anni di minacce, immobilismo, proclami, giustizia promessa e rimandata il ponte di Genova verrà riconsegnato proprio ad Autostrade, come ha ordinato il Governo M5s-Pd", ha dichiarato Toti via Facebook.

"Voi ridate il ponte ad Autostrade senza ottenere nulla. Noi continuiamo a lavorare per l'interesse dei liguri. E intanto per la tragedia del Morandi e per le sue 43 vittime nessuno ancora ha pagato. Mentre a Roma litigavate, noi in Liguria almeno abbiamo ricostruito il ponte. Forse abbiamo ringhiato meno di voi... ma visti i risultati...", ha commentato. 

"Due anni di latrati, ringhiare, stridore di denti, tintinnare di manette e minacce hanno prodotto quello che si immaginava fin dall'inizio, cioè il fatto che la concessione autostradale è ancora lì, gli investimenti non sono stati fatti, i controlli sono partiti in ritardo e il ponte viene restituito a chi ha ancora la concessione nonostante i vaniloqui del governo". Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha poi commentato così, a margine dell'inaugurazione della Casa della Salute di Quarto, la notizia che il Ponte di Genova verrà affidato ad Aspi.

I 5 Stelle si difendono

"Il ponte di Genova non deve essere riconsegnato nelle mani dei Benetton. Non possiamo permetterlo. Questi irresponsabili devono ancora rendere conto di quanto è successo e non dovrebbero più gestire le autostrade italiane. Su questo il Movimento 5 stelle non arretra di un millimetro", ha replicato su Twitter il capo politico del M5s Vito Crimi.

"Sulla concessione delle autostrade il governo ha lavorato senza sosta. Dopo aver raggiunto un risultato importantissimo, con il nuovo ponte Morandi costruito in meno di due anni, adesso è arrivato il momento di decidere, possibilmente entro questa settimana", ha detto invece il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e capo delegazione del Movimento 5 Stelle in un giro di telefonate fatte stamane.

Il crollo quasi due anni fa

Il ponte Morandi è crollato il 14 agosto 2018 causando la morte di 43 persone. Alle 11.36 una sezione di circa 200 metri, comprendente la pila 9, del viadotto Polcevera, è crollata. Oltre alle vittime, ci sono stati anche 16 feriti e 566 sfollati dalle case sotto il viadotto.

Con il passare delle settimane le indagini proseguono e a settembre ci sono i primi indagati: Sono 20 persone e Aspi. Le accuse: omicidio colposo plurimo, disastro colposo, attentato colposo alla sicurezza dei trasporti. Dopo un anno gli indagati sono 74 e 2 società, Aspi - duramente criticata - e Spea (azienda del gruppo Atlantia che opera nel settore dell'ingegneria delle infrastrutture).

Dopo i lavori di demolizione, durati diversi mesi, si procede alla ricostruzione di un nuovo ponte. L'obiettivo è che il nuovo viadotto di Genova sia pronto nelle prossime settimane.

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