Estero

Apologia e istigazione all'Isis, 38enne italiano in manette

Il fermo è avvenuto stamattina a Milano con un'operazione dei carabinieri del Raggruppamento operativo speciale

L'uomo è radicalizzato dal 2015 (archivio Ti-Press)
8 luglio 2020
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Un 38enne italiano che si è radicalizzato col nome di "Issa" è stato arrestato oggi a Milano per apologia e istigazione all'adesione all'Isis. L'uomo è stato fermato dai carabinieri del Raggruppamento operativo speciale (Ros).

Il 38enne, radicalizzato fin dal 2015 e in contatto attraverso i social con altri estremisti, secondo le accuse istigava i propri interlocutori ad abbracciare il jihad globale contro tutti gli infedeli. L'accusa ipotizzata nei suoi confronti è istigazione a delinquere aggravata dall'uso del mezzo telematico.

Secondo le indagini del Ros, il 38enne italiano – originario di Bari e residente a Milano – aveva pienamente aderito alle posizioni più estremiste di matrice salafita ed era impegnato a diffondere l'ideologia dello Stato islamico attraverso diverse piattaforme social condividendo immagini, video e documenti che esaltavano le violenze commesse dai terroristi dello Stato islamico.

Avrebbe inoltre frequentato l'associazione culturale Al Nur di Milano, di orientamento sunnita, e due minorenni che pregavano nello stesso centro di via Chiarissimi, ai quali avrebbe esternato tesi estremiste. L'inchiesta è stata condotta dal Ros e dal dipartimento antiterrorismo della Procura di Milano.

Secondo il 38enne italiano, l'emergenza Covid “è una cosa di Allah, una cosa positiva” perché “la gente sta impazzendo” e per i non musulmani “tutto l''haram' adesso è difficile farlo”, ossia sono stati tolti loro i vizi. Dall'inchiesta emerge anche che avrebbe portato avanti per quasi 5 anni una “ossessiva” opera di diffusione di immagini, audio e video di matrice terroristica su internet, in particolare su Facebook, col profilo ‘Issa Ferrara’, e sulla piattaforma Soundcloud. Immagini di Bin Laden, delle Torri Gemelle, di Al Bagdadi, di foreign fighters, di donne col mitra in mano, di bambini armati che giurano di uccidere i “miscredenti”.

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