Estero

Accoltellamento a Reading, 'È considerato terrorismo'

L'arrestato dalla polizia inglese è un richiedente l'asilo libico, 25 enne, è accusato di aver accoltellato sei persone in un parco

foto keystone
21 giugno 2020
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È un richiedente asilo libico e si chiama Khairi Saadallah il 25enne arrestato ieri a Reading, in Inghilterra, con l'accusa d'aver accoltellato sei persone in un parco cittadino uccidendone tre. Lo riferiscono fonti dell'intelligence all'agenzia PA, precisando che la vicenda - considerata di natura terroristica dalla polizia locale - ha a che fare anche con un problema di "salute mentale".

Il giovane, residente a Reading, risulta essere stato già in carcere in passato, ma per presunti reati minori di criminalità comune.

Neil Basu - numero due di Scotland Yard e capo dell'unità antiterrorismo britannica, intervenuta nelle indagini su richiesta dalla Thames Valley Police - ha lasciato intendere che si è trattato di un attacco solitario. "Nulla ci fa ritenere che vi sia qualcun altro coinvolto e al momento non ricerchiamo nessuno", ha tagliato corto, confermando che il fascicolo aperto riguarda formalmente la legge sul terrorismo data la dinamica dell'episodio, ma insistendo anche che l'esatto movente di "questo orrendo atto" resta al momento "lontano dall'essere chiaro".

Il funzionario ha quindi ringraziato gli agenti e i cittadini intervenuti per fermare l'aggressore, che secondo le ricostruzioni dei media è stato alla fine placcato con una mossa da rugby da un poliziotto definito "eroe" dal "Mail".

Un testimone oculare citato dalla BBC, Lawrence Wort, personal trainer 20enne, ha raccontato da parte sua i momenti di terrore vissuti. Ha detto che il 25enne ha preso di mira "con un coltellaccio la cui lama doveva essere di una dozzina di centimetri" vari capannelli di persone che bevevano e chiacchieravano nel parco in una serata di bel tempo coincisa col giorno più lungo dell'anno (quello del solstizio d'estate), approfittando del recente allentamento delle restrizioni legate al coronavirus.

Secondo il testimone l'assalitore ha colpito subito a morte tre vittime riunite fra loro, per poi tentare di aggredire altre persone che sono riuscite a fuggire e quindi rivolgersi contro un secondo gruppo più vicino per le ultime coltellate. Wort ha poi raccontato di aver urlato ai presenti "run" (correte), prima di vedere con la coda dell'occhio il placcaggio del killer.

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