Gran Bretagna

Brexit, Londra pubblica la bozza d'accordo per fare pressione

Mossa del Regno Unito per sbloccare lo stallo nelle trattative per l'uscita ordinata dall'Ue: 'Brixelles ha un approccio ideologico'

Strappi (Keystone)
19 maggio 2020
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Il governo britannico ha pubblicato oggi integralmente "la bozza del testo legale" condiviso con l'Ue come base dei colloqui, in stallo dopo la prima e seconda tornata negoziale, sui rapporti futuri post Brexit. I contenuti nella sostanza erano noti, ma la pubblicazione integrale, stando a quanto annunciato alla Camera dei Comuni dal ministro Michael Gove, numero 4 del governo di Boris Johnson, mira "a facilitare la discussione nel terzo e quarto round negoziali e oltre".

'Colpa dell'Ue'

"I testi del Regno Unito sono pienamente in linea con il documento pubblicato dal governo il 27 febbraio", all'inizio del nuovo negoziato, ha affermato il ministro. "Il nostro governo resta impegnato come obiettivo di fondo a cercare di raggiungere un accordo di libero scambio" a livello commerciale, "ma il successo finale dipende dal riconoscimento del Regno Unito da parte dell'Ue come Stato sovrano", ha proseguito Gove. Imputando a Bruxelles e al team negoziale di Michel Barnier d'aver tenuto finora "un approccio ideologico che rende difficile il raggiungimento di un'intesa nel reciproco interesse".

Gove ha detto che alcuni progressi sono stati fatti, al di là delle recriminazioni incrociate. Ma non ha negato "divergenze significative di approccio politico" al negoziato. Negoziato che si svolge peraltro in videoconferenza e sotto l'ombra dei previsti contraccolpi, anche economici, dell'emergenza globale legata al coronavirus.

'Vogliono che obbediamo alle loro regole'

I 27 dell'Ue "vorrebbero in sostanza che noi obbedissimo alle regole del loro club pur non essendone più membri", ha denunciato il ministro di Johnson rilanciando la polemica contro il cosiddetto level playing field, l'armonizzazione normativa che Bruxelles pretende da Londra a tutela di un futuro rapporto commerciale non viziato dal timore di concorrenza sleale. "Noi invece crediamo che un accordo sia possibile a patto di mostrare flessibilità e che l'Ue riconosca il Regno Unito come uno Stato sovrano uguale" dopo la Brexit, ha proseguito.

Replicando poi alle contestazioni della ministra ombra dell'opposizione laburista Rachel Reeves sui rischi di un "no deal" a scoppio ritardato sulle relazioni future, dopo quello evitato sul divorzio, Gove ha quindi insistito che il governo Tory non intende chiedere alcuna estensione del periodo di transizione - transizione che di fatto prevede al momento il mantenimento temporaneo dello status quo quasi come se la Brexit non ci fosse stata - oltre la scadenza prevista del 31 dicembre 2020. Prorogare la transizione significherebbe solo "prolungare l'incertezza per l'economia", ha tagliato corto. 

La risposta dell'Ue

"Accolgo con favore la pubblicazione oggi nel Regno Unito della bozza del testo legale". Lo scrive su Twitter il capo negoziatore per l'Ue sulla Brexit Michel Barnier sottolineando che "la trasparenza è molto importante nei negoziati" e ricordando che la "Commissione europea ha pubblicato un testo legale completo oltre due mesi fa", riferendosi alla bozza di accordo per le relazioni future tra l'Ue ed il Regno Unito.

Secondo Barnier "nel prossimo round" di negoziati "dobbiamo compiere progressi tangibili in tutte le aree, inclusi il cosiddetto "level playing field", ossia l'allineamento normativo invocato da Bruxelles contro i rischi di concorrenza commerciale sleale, e sulla "governance".

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