Estero

Fauci e le intelligence non credono alla 'Teoria Pompeo'

Smentita la Casa Bianca sull'origine di Covid-19 nel laboratorio cinede di Wuhan

5 maggio 2020
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Non ci sono le prove della provenienza del Covid-19 dal laboratorio cinese di Wuhan. Non ci sono per Anthony Fauci, né per le stesse intelligence statunitense o australiana o britannica o canadese, sul cui (presunto) rapporto Donald Trump e Mike Pompeo avevano fondato le accuse alla Cina di essere l'apprendista stregone a cui l'esperimento è scappato di mano, finendo per infettare il mondo intero. tanto che qualcuno comincia a pensare che il povero Pompeo verrà ricordato come Colin Powell, il segretario di Stato dell'epoca Bush (figlio) che al Consiglio di sicurezza dell'Onu esibì una celebre fialetta a riprova del'esistenza delle armi di distruzione di massa negli arsenali di Saddam Hussein. E andò come andò.

"Se si guarda all'evoluzione del virus nei pipistrelli e a cosa c'è là fuori adesso, le prove scientifiche vanno fortemente nella direzione che il virus non avrebbe potuto essere manipolato artificialmente o deliberatamente", ha spiegato in un'intervista al National Geographic Fauci, massimo esperto americano di malattie infettive e membro della task force della Casa Bianca. "Guardando all'evoluzione nel tempo, tutto indica fortemente che questo virus si è evoluto in natura e poi ha saltato la specie", ha aggiunto, in sintonia con l'orientamento prevalente della comunità scientifica. Una tesi avvalorata anche dalla rivista Nature, secondo cui l'origine del nuovo coronavirus è naturale e ha una storia complessa cominciata 140 anni fa nei pipistrelli, da cui l'antenato del SarsCoV2 si sarebbe separato fra 40 e 70 anni fa. Con un albero genealogico passato probabilmente anche attraverso i pangolini, gli animali al momento indicati fra i più probabili serbatoi naturali nei quali la ricombinazione genetica di altri coronavirus in circolazione avrebbe dato origine al SarsCoV2 e alla sua capacità di aggredire l'uomo.

Fauci cerca guai, si direbbe. Tanto che nei giorni scorsi la Casa Bianca aveva bloccato la sua testimonianza alla Camera, controllata dai democratici, sostenendo che sarebbe stato "controproducente" distrarre l'esperto dal suo impegno contro la pandemia. Ma oggi il presidente si è tradito, rivelando di aver fermato Fauci perché quella della House era "una trappola" per screditare il presidente. "La Camera _ ha sostenuto - è un mucchio di odiatori di Trump. Francamente loro vogliono che la situazione non abbia successo, il che significa morti". Confermata invece l'audizione di Fauci al Senato, controllato dai repubblicani. Sta di fatto che secondo il New York Times Trump ha già deciso di liquidare il team di Fauci "considerando esaurito" il suo compito.

Ma a mettere in difficoltà il presidente sono anche le smentite che arrivano da 007 occidentali. Fonti di intelligence hanno riferito al Guardian che non c'è alcuna evidenza che il Covid-19 sia uscito da un laboratorio cinese. Le stesse fonti hanno anche spiegato che il dossier di 15 pagine riportato nei giorni scorsi dall'Australian Daily Telegraph e che accusa Pechino di aver nascosto i dati sull'epidemia non è stato elaborato dal network 'Five Eyes', l'alleanza degli 007 di Usa, Gb, Australia, Nuova Zelanda e Canada.

D'alztro canto, sinora gli Usa non hanno presentato alcuna prova su un laboratorio peraltro finanziato sia dagli americani che dai francesi. Resta la promessa fatta oggi da Trump, ma senza una data: "Riferiremo presto in modo definitivo". Prima che qualcuno gli chieda di rispondere  dei 135 mila morti previsti entro inizio agosto, quasi il doppio di oggi (oltre 69 mila), a causa della "crescente mobilità in gran parte degli Stati americani". Proiezioni che coincidono con la rivelazione di una previsione interna del governo Usa di 3.000 decessi al giorno entro fine maggio (ieri erano scesi a 1.015). "Fake news, la previsione è nel caso che non ci siano misure di mitigazione", ha rassicurato tutti Trump.