Estero

Nuove riserve sull'utilizzo della clorochina

Negli Stati Uniti messa in dubbio l'efficace dell'antimalarico contro il Covid-19, potrebbe persino aumentare il rischio di morte

22 aprile 2020
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Crescono negli Usa i dubbi sulla clorochina, farmaco antimalarico tra quelli sperimentati contro il virus Sars-Cov-2 che era stato indicato tra i più promettenti nella fase iniziale dell'epidemia.

Secondo uno studio, ancora non pubblicato, la terapia con il farmaco addirittura aumenterebbe il rischio di morte e le nuove linee guida del National Institutes of Health (Nih) ne sconsigliano l'uso, riporta la Cnn.

Lo studio dell'università della Virginia, che è stato depositato su un sito di preprint, riporta i dati dell'uso dell'idrossiclorochina, un derivato del farmaco, su 368 pazienti di un ospedale per veterani. Circa il 28% di quelli a cui era stata data l'idrossiclorochina da sola è morto, mentre in chi è stato curato solo con terapie standard, non specifiche per il Covid-19, il tasso è risultato dell'11%. Un gruppo che invece ha ricevuto l'idrossiclorochina associata a un antibiotico ha avuto un tasso di morte del 22%.

Anche per quanto riguarda il rischio di dove ricorrere alla ventilazione meccanica, l'analisi non ha mostrato miglioramenti con il trattamento. "In questo studio - concludono gli autori - non abbiamo trovato evidenze che l'uso di idrossiclorochina, con o senza azitromicina, riduce il rischio di ventilazione meccanica. Una associazione con un aumento della mortalità è stato identificato nei pazienti trattati con idrossiclorochina da sola".

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