Estero

Eurogruppo, raggiunta un'intesa per il Recovery Fund

Malgrado lo scetticismo olandese, il pacchetto da 500 miliardi per favorire la rinascita del vecchio continente è pronto. Una prova di solidarietà

9 aprile 2020
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Eurogruppo, alla fine è stato trovato l’accordo. Un pacchetto di centinaia di miliardi di euro di dimensioni senza precedenti per sostenere il sistema sanitario e le imprese è ora sul tavolo. Dopo giorni di trattative estenuanti è stato trovata un'intesa che sembra soddisfare, assai, anche l'Olanda. Così si potrà far fronte alle conseguenza del coronavirus. L’accordo prevede 500 miliardi di euro disponibili subito, più un fondo per la ripresa a venire, come anticipa il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire. In totale si parla di mille miliardi di euro. Per la ministra spagnola dell'Economia, Nadia Calvino, si tratta di una «tripla rete di sicurezza per lavoratori, imprese e Stati». Il fondo sarà temporaneo e commisurato ai costi straordinari della crisi e aiuterà a spalmarli nel tempo attraverso un finanziamento adeguato. Soggetti alla guida dei leader, le discussioni sugli aspetti pratici e legali del fondo, la sua fonte di finanziamento, e strumenti innovativi di finanziamento, coerenti con i Trattati, prepareranno il terreno per una decisione», si legge nelle conclusioni. Restano da stabilire le modalità ma a detta di Le Maire lo si farà con «strumenti finanziari innovativi». Per il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, «si tratta ora di preparare il terreno per una forte ripresa, per rilanciare le nostre economie». 

Come verranno elargiti gli aiuti

Il pacchetto da 500 miliardi complessivi si basa su quattro cardini: 240 miliardi del Meccanismo europeo di stabilità (MES); i prestiti della Banca europea degli investimenti (BEI) per le imprese da 200 miliardi; il meccanismo per finanziare le Cig per 100 miliardi e, per concludere, il piano per la ripresa, che avrà un valore indicativo di circa 500 miliardi. Per quest'ultimo, che avrà un oggetto specifico e sarà limitato nel tempo, restano da definire le modalità di finanziamento. Tutte le opzioni sono aperte e tra queste ci potrebbe essere un debito comune fatto attraverso emissioni di titoli da parte della Commissione UE o altre formule innovative, ha lasciato intendere Le Maire al termine dell'incontro. 

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