Estero

Papa: i discorsi populisti ricordano Hitler nel 1933

'Non so se sia la vendetta della natura, ma di certo è la sua risposta' ha affermato il Pontefice, mettendo in relazione il coronavirus con la catastrofe ambientale

'Dio perdona sempre, noi qualche volta, la natura mai' (Keystone)
8 aprile 2020
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"Oggi, in Europa, quando si cominciano a sentire discorsi populisti o decisioni politiche di tipo selettivo non è difficile ricordare i discorsi di Hitler nel 1933, più o meno gli stessi che qualche politico fa oggi".

Lo afferma papa Francesco in un'intervista allo scrittore e giornalista britannico Austen Ivereigh sulla crisi mondiale provocata dalla pandemia, pubblicata in traduzione italiana da Civiltà Cattolica.

"Dice un proverbio spagnolo: "Dio perdona sempre, noi qualche volta, la natura mai" - risponde il Pontefice alla domanda se nell'attuale crisi si possa scorgere una prospettiva di conversione ecologica -. Non abbiamo dato ascolto alle catastrofi parziali. Chi è che oggi parla degli incendi in Australia? E del fatto che un anno e mezzo fa una nave ha attraversato il Polo Nord, divenuto navigabile perché il ghiaccio si era sciolto? Chi parla delle inondazioni? Non so se sia la vendetta della natura, ma di certo è la sua risposta".

"Abbiamo una memoria selettiva - osserva -. Vorrei insistere su questo. Mi ha impressionato la celebrazione del settantesimo anniversario dello sbarco in Normandia. C'erano personaggi di punta della politica e della cultura internazionale. E festeggiavano. Certo, è vero che fu l'inizio della fine della dittatura, ma nessuno si ricordava dei 10'000 ragazzi caduti su quella spiaggia".

"Quando sono stato a Redipuglia, nel centenario della fine della Prima guerra mondiale, si vedeva un bel monumento e nomi sulla pietra, e nient'altro - ricorda Francesco -. Ho pianto pensando a Benedetto XV (alla 'inutile strage'), come pure ad Anzio, nel giorno dei defunti, pensando a tutti i soldati nordamericani sepolti là. Ognuno aveva una famiglia, al posto di ciascuno di loro potevo esserci io".

"Mi viene ancora in mente un verso di Virgilio: Meminisce iuvabit - aggiunge -. Farà bene recuperare la memoria, perché la memoria ci aiuterà. Oggi è tempo di recuperare la memoria. Non è la prima pestilenza dell'umanità. Le altre sono ormai ridotte ad aneddoti".

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