Estero

Coronavirus, l'Argentina vieta i licenziamenti per 60 giorni

Il presidente Alberto Fernández ha firmato un decreto che proibisce alle imprese i licenziamenti e le sospensioni del lavoro per i prossimi due mesi

La misura giunge dopo che la holding italo-argentino Techint aveva annunciato il licenziamento di 1'450 dipendenti (Keystone)
1 aprile 2020
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Il presidente argentino Alberto Fernández ha firmato un decreto che proibisce alle imprese i licenziamenti e le sospensioni del lavoro per 60 giorni.

Il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale dispone che "sono vietati licenziamenti senza giusta causa e per cause di mancanza o riduzione del lavoro e di forza maggiore per un periodo di 60 giorni". La stessa misura si applica in caso di sospensioni "per cause di forza maggiore o mancanza o diminuzione del lavoro”.

Il decreto, che include anche la già annunciata estensione della quarantena obbligatoria nel Paese fino al 12 aprile, giunge in seguito alla vicenda che ha riguardato Techint, la holding italo-argentina che aveva annunciato il licenziamento di 1'450 dipendenti delle sue opere private di costruzione che porta avanti con una delle società del gruppo, Techint Ingeniería y Construcción, a Buenos Aires, Tucumán e Neuquén, bloccate per la crisi del coronavirus.

Sulla vicenda, che ha ricevuto una reazione critica di Fernandez, è poi intervenuto il ministero del Lavoro, che ha ordinato la conciliazione obbligatoria e l'interruzione dei licenziamenti della società per 15 giorni.

Il governo ha anche ordinato il trasferimento di 30 miliardi di pesos (circa 450 milioni di franchi) al Fondo di garanzia argentino (Fogar) "al fine di concedere garanzie per facilitare l'accesso ai prestiti per il capitale circolante da parte di micro, piccole e medie imprese". Sono finora 1054 i casi confermati di coronavirus in Argentina, con 27 vittime.

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