Estero

Trump: sotto i centomila morti sarà un successo

Il presidente statunitense costretto a smentirsi: a Pasqua non si riapre

30 marzo 2020
|

Washington - Nell'uovo di Pasqua nessuna sorpresa. Gli Stati Uniti non "riapriranno", come aveva promesso Donald Trump, ma dovranno attendere, almeno, fino al 30 aprile. Non solo: gli americani potranno ritenersi fortunati se i morti non supereranno i centomila. Ed è probabile che ci arrivino più rapidamente di quanto temuto, se è vero che oggi si scontano 143 mila casi positivi e più di 2500 morti. Riaprire gli Stati Uniti per metà aprile "era solo una aspirazione", si è difeso il presidente, mentre uno studio della Fed di St. Louis prevede che l'emergenza potrebbe costare 47 milioni di posti entro fine giugno e una disoccupazione al 32,1% nel secondo trimestre, superando di gran lunga il picco della Grande Depressione.

A far tornare Trump suoi suoi passi sono state le proiezioni delle vittime, basate su uno studio dell'Imperial College di Londra: due milioni e 200mila in assenza di restrizioni. "Se riuscissimo a limitare il numero diciamo a centomila, che comunque è un numero orribile, si potrebbe dire che si è fatto un buon lavoro", ha detto il presidente. "Allunghiamo le linee guida fino al 30 aprile per rallentare la diffusione. Non c'è nulla di peggio che dichiarare vittoria prima di aver vinto", ha spiegato, riferendosi a chissà chi.

Nel suo briefing Trump ha anche risposto a chi gli faceva notare che Russia, Cina e addirittura Cuba stanno aiutando l'Italia, stretto alleato Usa: "Stiamo mandando loro un sacco di varie cose di cui ora non abbiamo bisogno e li stiamo aiutando anche finanziariamente. Stiamo aiutando molto e stiamo lavorando a stretto contatto con l'Italia, ma anche con la Spagna, stiamo lavorando con tutti", ha assicurato, mentre gli stessi Usa sono costretti ad importare dalla Cina e da altri paesi materiale medico come mascherine, guanti, tamponi, termometri.

Gli americani si preparano intanto ad un altro mese di restrizioni. Le linee guida federali raccomandano che gli assembramenti non superino le dieci persone, che i vecchi e gli individui con problemi di salute stiano a casa e che le persone lavorino da casa se possibile, evitando ristoranti, bar e viaggi non essenziali. Tutte misure che fanno leva sul senso di responsabilità, senza prevedere sanzioni per i trasgressori. Ma ormai i governatori di metà degli Stati americani hanno adottato provvedimenti più vincolanti, spesso a rischio multa. Come ha deciso di fare il sindaco di New York Bill de Blasio, che ha annunciato ammende da 250 a 500 dollari.New York resta il focolaio più drammatico, con oltre 33mila casi e 776 morti, oltre la metà di quelli dello Stato. 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE