Estero

Covid-19, scuole chiuse in Irlanda e Danimarca

A Dublino, stop subito dopo il primo decesso. La Cina, nel frattempo, supera il picco dell'epidemia. In Italia, Linate e altri aeroporti verso la chiusura

Lo stato delle cose (Johns Hopkins, sito ufficiale)
12 marzo 2020
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Chiusura totale delle scuole di ogni ordine e grado, dei college e degli asili in Irlanda per cercare di frenare l'epidemia di coronavirus. Lo ha annunciato da Dublino il premier Leo Varadkar. Le misure s'intendono a partire da oggi e fino al 29 marzo prossimo. La stretta è arrivata all'indomani dell'annuncio del primo caso di morte di un paziente colpito dal virus Covid-19 nella Repubblica, dove il numero dei contagi si avvia verso la quarantina (oltre 50 sommando l'Irlanda del Nord britannica).

A margine di una visita negli Usa che includeva anche un incontro con il presidente Donald Trump, il premier irlandese ha precisato che da domani chiuderanno anche tutte "le istituzioni culturali" statali e che saranno cancellati gli eventi pubblici con più di 100 persone all'interno e con più di 500 persone all'esterno. Raccomandata inoltre "la riduzione dell'interazione sociale al minimo" e incoraggiato il lavoro da casa dove possibile; negli uffici che resteranno aperti, dovranno essere inoltre garantiti spazi di sicurezza fra un dipendente e l'altro. Nessuna chiusura viene imposta invece per ora a ristoranti, bar e negozi, che "possono" continuare a lavorare.

I danesi e il virus 'spettacolare' (?)

La Danimarca ha deciso di adottare severe misure restrittive per tentare di rallentare il ritmo di diffusione del coronavirus, definito dal ministro della sanità di Copenaghen Magnus Heunicke, che definisce il morbo il più 'spettacolare' d'Europa. "Il contagio procede troppo velocemente – ha detto il primo ministro Mette Frederiksen nell'annunciare i provvedimenti presi – dobbiamo fare tutto il possibile per rallentare la diffusione della malattia". Il governo ha deciso tra l'altro di chiudere scuole e università, di proibire le riunioni con più di 100 persone e ha invitato i funzionari a restare a casa.

Cina oltre la boa

Il picco in Cina dell'epidemia del coronavirus è stato ormai superato: secondo Mi Feng, portavoce della Commissione sanitaria nazionale (Nhc), i nuovi casi stanno diminuendo nel Paese e l'intera situazione epidemica rimane "a livelli molto bassi". Mi, durante il briefing quotidiano, ha ricordato che i nuovi contagi a Wuhan, focolaio del Covid-19, sono diminuiti fino ad attestarsi a una singola cifra, con soli 8 casi riportati ieri. Sette sono poi i casi nel resto della Cina, di cui 6 importati dall'estero come "contagio di ritorno".

Linate, e non solo, verso la chiusura

In Italia, nel frattempo, è sempre più probabile una chiusura dell'aeroporto di Linate per effetto delle ultime misure del Governo italiano. Fonti Ansa darebbero come imminente un decreto del Ministero dei Trasporti che riguarderebbe, oltre allo scalo milanese, anche altri aeroporti in tutto il territorio nazionale.

Lo stato delle cose

Oltre 4.700 morti e 127.700 contagi nel mondo. È questa la foto provvisoria della pandemia scattata dalla Johns Hopkins sul suo andamento mondiale. A livello globale le persone guarite sono invece 68.305. L'Italia resta, con oltre 800 decessi, il Paese più colpito dopo la Cina, seguita dall'Iran con oltre 400 decessi (https://coronavirus.jhu.edu/map.html)

 

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