USA

La grande rimonta di Joe Biden al Super Tuesday

L'ex vicepresidente sembrava bollito, e invece potrebbe essere lui a sfidare Trump. Ma Bernie Sanders resta in corsa. Malissimo Bloomberg e Warren

Old, but still cool (Keystone)
4 marzo 2020
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Sembrava che il candidato della 'sinistra sinistra' Bernie Sanders fosse in fuga, e invece. Aggiudicandosi almeno 8 dei 14 stati nei quali si sono tenute ieri le primarie Dem – e soprattutto la maggior parte dei delegati che sceglieranno il candidato alle Presidenziali –, l'ex vicepresidente Joe Biden rimane in corsa per la nomination del partito alle presidenziali. Come dire: sembrava bollito, e invece potrebbe essere proprio lui a sfidare Donald Trump.

Certo, 'the Bern' vincerà quasi sicuramente in California – stato da 40 milioni di abitanti e 415 delegati, storicamente liberal – ma intanto 'Sleepy Joe' dovrebbe arrivare primo in Texas, altro stato enorme dal quale partiranno per la convention democratica 228 delegati. Lo scenario che si sta per aprire è piuttosto inedito: normalmente il Super Tuesday decideva la nomination, mentre in questo caso è servito semmai a riequilibrare i piatti fra Biden e Sanders. Escono definitivamente dai giochi Elizabeth Warren e l'ex sindaco di New York Mike Bloomberg, che pur con tutti i suoi soldi – i suoi servizi informatici per la finanza ne fanno uno degli uomini più ricchi d'America – ha ottenuto solo il minuscolo territorio delle Samoa. Warren, più di sinistra, è arrivata terza perfino in Massachusetts, il suo stato.


(New York Times)

453 a 382, per ora

Si tratta di un dato che andrà ponderato con attenzione, soprattutto una volta confermati i risultati definitivi. Se infatti Biden era partito malissimo, dopo il trionfo in South Carolina ha collezionato vittorie 'pesanti' in North Carolina e Virginia, ma anche nei meno popolosi Alabama, Arkansas, Massachusetts, Minnesota, Oklahoma e Tennessee. Più il Texas, appunto. CosÌ si è portato in testa nella conta dei delegati già assegnati: circa 453 contro 382, cconsiderando anche le primarie già chiuse. Ad aiutarlo, stando ai primi exit poll, il voto degli afroamericani, ma anche l'appoggio di Amy Klobuchar e Pete Buttigieg, gli altri due candidati moderati che si erano ritirati nei giorni scorsi. Sanders porta a casa il suo Vermont, piccolo e assai liberal, ma perdendo il 30% dei consensi rispetto a quattro anni fa; e poi Utah e Colorado.


(Guardian)

E adesso?

E ora cosa succede? Difficile dirlo con certezza. Di certo, era dal 1988 – anno del primo Super Tuesday – che non si usciva da questo martedì con le idee più chiare su chi sarebbe andato a sfidare il presidente in carica. Uno dei siti di statistica politica più seri, FiveThirtyEight, paventa addirittura una 'convention divisa', ovvero tale da non garantire a nessuno i quasi 2mila delegati necessari. In questo caso sarà difficile mettersi d'accordo. Intanto però Biden si direbbe davanti a tutti, seppur solo di una spanna.

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