Italia

Coronavirus, anziani o con patologie le sette vittime

Sale a 230 il numero dei contagiati, gli ultimi dei quali si sono registrati nelle “zone rosse” o in zone collegate. E un anziano cinese viene aggredito

Il Duomo, oggi (Keystone)
24 febbraio 2020
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Sono sette le vittime italiane del coronavirus. Il bilancio è stato aggiornato ieri sera, dopo la morte di un paziente dializzato all’ospedale Sant’Anna di Como. Tutte le vittime erano anziane o con patologie pregresse. È salito anche il numero dei contagiati, arrivati a 230, gli ultimi dei quali si sono registrati nelle “zone rosse” oppure in zone collegate. Il che significa, ha precisato il Ministero della sanità, che non vi sono, per ora, nuovi focolai.

Si moltiplicano le disdette dei turisti stranieri

Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha provato ancora ieri ad abbassare la tensione, mentre si moltiplicano le disdette di turisti stranieri, e sempre più Paesi sconsigliano viaggi in Italia. Anche il Vaticano si è adeguato alle misure già disposte, decidendo il rinvio degli eventi in luoghi chiusi. L’area più colpita dal contagio e dalle conseguenti chiusure è l’intera Italia settentrionale. Anche la circolazione sulla linea ferroviaria Milano-Bologna è stata fermata per controlli e “sanificazione” della stazione di Casalpusterlengo, in piena “zona rossa”, dopo il malore accusato da un dirigente delle Ferrovie, che è stato poi sottoposto a tampone.

Gli ultimi decessi tutti in Lombardia

Tutti in Lombardia i quattro nuovi morti: un pensionato di Villa di Serio (Bergamo); un uomo di 88 anni di Caselle Landi (Lodi); un settantacinquenne di Castiglione d’Adda (Lodi), che era stato portato all’ospedale lodigiano con un infarto; e il sessantaduenne di Castiglione d’Adda dializzato. Ed è ancora la Lombardia la regione con il maggior numero di casi (173 con sei vittime), seguita da Veneto (33 e un morto), Emilia Romagna (18), Piemonte (tre) e Lazio (tre, sempre la coppia cinese e un giovane ricercatore). Un caso è poi stato segnalato in serata in Alto Adige: si tratta di un uomo del posto che era stato in una delle zone a rischio lombarde. I positivi con virus sono 222, di cui 101 ricoverati con sintomi, 27 in terapia intensiva e 94 in isolamento domiciliare.

'Ingiustificate le iniziative dei presidenti di Regione fuori dalle aree di contagio'

Governo e Protezione civile stanno tentando di ricondurre a una sola centrale decisionale o almeno di coordinare le iniziative adottate dalle amministrazioni delle Regioni colpite. E di conseguenza le tensioni latenti cominciano a manifestarsi, complici gli evidenti tentativi di speculazione politica. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha definito “ingiustificate le iniziative adottate dai presidenti di Regione fuori dalle aree di contagio. Non è possibile che tutte le Regioni vadano in ordine sparso perché le misure rischiano di risultare dannose”.

Speranza: 'Condividere linee d'azione comuni'

Dai presidenti leghisti, in particolare Massimo Fedriga (Friuli Venezia Giulia), è arrivata la richiesta di sospendere Schengen per ripristinare i controlli alle frontiere. Ma dal governo è arrivato un no: la misura non è sostenibile e non garantirebbe nessuna efficacia cautelativa, ha sostenuto Conte. Oggi, comunque, il ministro della Salute Roberto Speranza si confronterà con i colleghi dei Paesi confinanti per “condividere linee d’azione comuni”. Per evitare sbavature è stato deciso che da oggi e fino a quando sarà necessario si riunirà nella sede della Protezione civile un comitato composto dai ministri e dai presidenti per fronteggiare l’emergenza.

'Paziente zero' non ancora identificato

Conte ha anche smentito che sia stato individuato il cosiddetto “paziente zero”. Al contrario di quanto era stato scritto nel pomeriggio, ha precisato, “stiamo individuando una mappa che riguarda una tracciatura anche genica ma non siamo ancora nelle condizioni di dire da dove sia venuto”.
Quanto all’accusa di impreparazione, rivolta al governo, Conte ha sostenuto che nulla è stato sottovalutato. Piuttosto, ha rivelato, “c’è stato un focolaio e di lì si è diffusa anche per una gestione di una struttura ospedaliera non del tutto propria secondo i protocolli prudenti che si raccomandano in questi casi, e questo ha contribuito alla diffusione”. Le cui conseguenze, anche economiche, sarano “fortissime”. 

Un cinese anziano aggredito da due giovani

Un anziano cinese è stato insultato e aggredito da due giovani a Mariano Comense (Como), secondo quanto ha raccontato sui social Francesco Facchinetti, che ha spiegato di essere intervenuto e di aver "preso a schiaffi" i ragazzi. "Vicino all'oratorio ci imbattiamo in una rissa. Due italiani giovani litigano con un anziano cinese e gli rivolgono insulti tipo 'cinese di m... vattene via, è colpa tua se c'è sta malattia': delle cose folli che neanche un troglodita direbbe mai - ha raccontato Facchinetti in un video su Instagram -. Ho cercato di spiegare ai ragazzi che il signore non c'entrava nulla con il coronavirus. Finché a un certo punto hanno cominciato a prendere i sassi e tirarli contro il povero anziano.

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