Lo indica la revisione di 12 studi, che identifica in 3,8 (e non 1,4 o 2,5) il potenziale di persone contagiate da un soggetto infetto
Il coronavirus avrebbe una capacità di diffusione superiore a quella stimata finora dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms): il numero di persone che possono essere contagiate da un soggetto infetto sarebbe pari a 3,28 e non compreso tra 1,4 e 2,5 come ipotizzato finora.
A sostenerlo è una revisione di 12 studi, pubblicata su Journal of Travel Medicine dall'università di Umea in Svezia, l'Heidelberg Institute of Public Health in Germania e lo Xiamen University Tan Kah Kee College in Cina.
"La nostra revisione dimostra che il coronavirus è trasmissibile almeno quanto il virus della Sars, e questo dice molto della serietà della situazione", afferma Joacim Rocklov dell'Università di Umea.
Gli studi presi in esame stimano la crescita dell'epidemia sulla base dei casi di Covid-19 osservati in Cina e sulla base di modelli statistici e matematici. Se le prime ricerche indicavano una trasmissibilità del coronavirus relativamente bassa, in seguito questo valore è cresciuto rapidamente per stabilizzarsi intorno a 2-3 negli studi più recenti.
"Guardando allo sviluppo dell'epidemia - aggiunge Rocklov - la realtà sembra andare di pari passo o addirittura superare il valore massimo di crescita dell'epidemia dei nostri calcoli. Nonostante tutti gli interventi e le attività di controllo, il coronavirus si è già diffuso più di quanto non abbia fatto la Sars".