Estero

Coronavirus, oltre 1300 le vittime, altri 44 casi sulla Diamond Princess

Nuovi contagi sulla nave da crociera ferma nella baia di Yokohama. Dimessi i turisti cinesi allo Spallanzani di Roma. Nono caso nel Regno Unito, il primo a Londra.

(Keystone)
13 febbraio 2020
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Il ministro della Salute nipponico Katsunobu Kato ha confermato l'accertamento di altri 44 casi di coronavirus sulla nave da crociera Diamond Princess, nella baia di Yokohama. È il risultato maturato da altri 221 test fatti, che porta il totale delle infezioni accertate a 218, in aggiunta al funzionario della quarantena rimasto a sua volta contagiato. A bordo ci sono ancora oltre 3.000 persone, tra cui 35 italiani, di cui 25 membri dell'equipaggio.

La Cina ha nel frattempo rimosso dalla sua carica Jiang Chaoliang, il segretario del Partito comunista cinese (Pcc) dell'Hebei, la provincia che è l'epicentro dell'epidemia. Jiang, ha riferito l'agenzia ufficiale Xinhua, sarà sostituito dal sindaco di Shanghai, Ying Yong. Nei giorni scorsi provvedimenti simili hanno colpito i membri del partito provinciali con incarichi nel settore sanitario.

Avvicendamento a Wuhan

Wang Zhonglin è il nuovo capo del Partito comunista cinese di Wuhan, la città focolaio. Wang, ha riferito l'agenzia Xinhua, sostituisce Ma Guoqiang che, a fine gennaio in un'intervista alla tv statale Cctv, aveva ammesso i ritardi nella scoperta del coronavirus. "In questo momento mi sento in colpa, con rimorso e rimprovero - aveva detto Ma -. Se fossero state adottate prima le misure di controllo rigorose, il risultato sarebbe stato migliore di quello attuale".

Il bilancio

Il governo centrale ha riferito che circa 1.310 persone sono morte in totale nella provincia, con 48.206 contagiati. Le autorità sanitarie della provincia, cuore dell'epidemia, hanno detto che la modifica è stata apportata in modo che un numero maggiore di pazienti potesse ricevere il trattamento uguale a quello di un caso confermato. La mossa è in linea con l'indicazione della scorsa settimana della Commissione nazionale di sanità di Pechino che ha ampliato la definizione di casi "clinicamente diagnosticati" per includere i casi sospetti che non hanno mostrato indicazioni certe della malattia. Non è immediatamente chiaro il motivo per cui l'Hubei abbia deciso di attuare adesso le misure questa settimana, alimentando i sospetti che i numeri dell'epidemia sia ben più corposi di quanto finora riferito.

Italia, turisti dimessi

Sono stati dimessi stamani dall'ospedale Spallanzani di Roma i venti turisti cinesi che facevano parte della comitiva della coppia risultata positiva al coronavirus. Sono stati in quarantena 14 giorni e sono sempre risultati negativi al test. Tra loro anche cinque minori. Prenderanno un volo per la Cina. Saluti e sorrisi commossi: i turisti, con giacconi e trolley, sono saliti su un pullman bianco diretto all'aeroporto. Ieri sera, a quanto riferito, era stata organizzata una piccola festa di saluto in ospedale con tanto di palloncini. Agli ormai ex pazienti sono stati fatti dei piccoli doni: un astuccio con dei colori per i bambini, il libro sulle dimore storiche e le bellezze del Lazio agli adulti.

Primo caso a Londra

È salito a 9 il numero di casi confermati nel Regno Unito, il primo a Londra. Lo riferiscono le autorità sanitarie britanniche citate dai media locali. Il nono caso riguarda una donna che avrebbe contratto il virus in Cina da dove è arrivata a Londra pochi giorni fa. La donna è stata trasferita in un centro specializzato nel centro della capitale britannica. Secondo fonti alla Bbc, avrebbe manifestato sintomi dopo essere atterrata all'aeroporto di Heathrow e avrebbe chiamato lei stessa il numero d'emergenza.

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