Estero

Coronavirus, in 6mila bloccati su una nave a Civitavecchia

Due casi sospetti a bordo, attesi nel pomeriggio i risultati degli esami. Una dozzina di svizzeri in Cina vogliono tornare a casa. Il Dfae: rimpatrio complesso.

(Keystone)
30 gennaio 2020
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Una dozzina di cittadini con passaporto rossocrociato spera di poter lasciare presto la Cina – dove sono attualmente bloccati a causa del coronavirus – e tornare in Svizzera. Il Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae) è costantemente in contatto con loro. Intanto, a Civitavecchia una nave da crociera è ferma in porto in attesa degli esami su due passeggeri cinesi.

L'organizzazione del rimpatrio è molto complessa, ha fatto sapere il Dfae all'agenzia Keystone-Ats. La Svizzera è in contatto con altri paesi e organizzazioni in vista di un eventuale ritorno in patria di chi vuole lasciare la Cina. Le capacità a disposizione sono però limitate, rileva il Dfae. Die dafür zur Verfügung stehenden Kapazitäten seien aber beschränkt.

L'ambasciata e i consolati generali svizzeri in Cina mantengono un contatto costante con i 4'156 cittadini svizzeri registrati.

Nave bloccata a Civitavecchia

Intanto, due casi sospetti di Coronavirus sono in questo momento in isolamento nell'ospedale di bordo di una nave della Costa Crociere ferma al porto di Civitavecchia. Moglie e marito cinesi di Hong Kong con febbre e problemi respiratori, sono stati già raggiunti dai medici dell'ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma per realizzare i test.

Gli altri passeggeri, 6mila circa, al momento non possono scendere dalla nave.

La coppia, salita a Savona alcuni giorni fa, era arrivata in Italia a Malpensa il 25 gennaio.
 
 

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